Pensi che l’esperienza sia un concetto che può essere misurato solo in base all’età? Ad esempio, Julian Nagelsmann è più inesperto di molti suoi colleghi semplicemente perché è giovane? O Domenico Tedesco deve invecchiare perché le sue azioni vengano accettate? Se rispondi “no” a queste domande, ti sarà abbastanza comune trovare le critiche dei media italiani a Simone Inzaghi secondo cui “una squadra sulla strada per il campionato ha perso il controllo” senza fondamento.
Non si può però ignorare la pessima situazione dell’Inter, la squadra del 45enne tecnico italiano. Il Milan azzurro e nero, che ha sofferto inarrestabile la forma fisica con la trasferta dell’Atalanta, giocata subito dopo la vittoria della Supercopa, e dove ha preso 1 punto, si è ritrovato improvvisamente al terzo posto con un margine di due punti nella maratona, che è entrato con una mancanza di giochi e un surplus di 4 punti.
Ma non dovrebbero comunque lamentarsi, visto che anche i rivali storici del Milan hanno generosamente rifiutato ogni opportunità che gli è stata data. I giocatori dell’Inter, che faticano a mostrare le dovute reazioni e fragilità, soprattutto in partite difficili e faticose nelle partite ravvicinate, sembrano non aver finora raggiunto il voto di superamento.
Considerando le ultime 6 settimane, la squadra, che ha deluso le tribune di San Siro, ha potuto raccogliere solo 6 punti. Non sarebbe un’affermazione affermativa dire che il nome più informe qui è Lautaro Martinez. Sono trascorsi quasi due mesi e mezzo dall’ultimo apporto in campionato dell’argentino, spazzandogli via via il titolo di affidabile marcatore.
Sulla linea offensiva però Edin Dzeko resta, ovviamente, uno dei porti più affidabili per i piani di Inzaghi, ma il 36enne attaccante bosniaco non è più al culmine della sua carriera e costruirsi un sistema di gioco su di lui va al di là. immaginazione. Il lungo infortunio di Joaquin Correa, il favorito numero uno delle partite dove questi due nomi non sono bastati, e la forma instabile di Alexis Sanchez sono i maggiori freni al piano offensivo di Inzaghi.
Il centrocampista ha una delle combinazioni più smaglianti del campionato italiano e anzi di tutta Europa. La regione, dove Marcelo Brozovic, Nicolò Barella e Hakan Çalhanoğlu sono i leader, necessita ancora di rinforzi dalla panchina di tanto in tanto, ma anche qui Inzaghi è lasciato solo con lo spessore della rosa.
Un altro problema per il resto della stagione è l’allenatore italiano, che non ha potuto ottenere quello che si aspettava per quasi tutta la stagione da fuoriclasse come Gagliardini, Vecino e Vidal. All’Inter le cose non stanno andando come una volta nelle ultime partite, soprattutto in attacco, e questo si può spiegare con carenze mentali o mancanza di pianificazione della rosa. Tuttavia, la reazione dell’Inter, che è ancora al secondo posto con 1 partita in meno, nelle prossime partite sarà uno dei punti di svolta della carriera di Inzaghi.
“Amante del bacon. Pioniere di Twitter. Tossicodipendente di Internet. Appassionato esperto di social media. Evangelista di viaggi. Scrittore. Ninja della birra.”