Uno sguardo da vicino alle vittime di Pompei di 2.000 anni fa grazie all'alta tecnologia

I codici dell'eruzione del Vesuvio, che distrusse l'antica città di Pompei vicino a Napoli, in Italia, vengono risolti grazie al lavoro di un team di esperti che comprende archeologi, radiologi, ortodontisti e antropologi.

Cattura della città di Roma, distrutta da un'esplosione durata due giorni nel 79 d.C. “ridotto in cenere” I cadaveri sono stati esaminati utilizzando le alte tecnologie. I corpi umani cinerei raccolti vengono scansionati mediante tomografia computerizzata per esaminare gli effetti dell'esplosione.

I risultati indicano che i pezzi di cenere solidificati contengono ancora scheletro e che i denti rimangono quasi perfetti.

Le immagini catturate da Reuters mentre esaminava le vittime dell'eruzione del Vesuvio risalenti a quasi 2.000 anni fa sono:

Cajetan Longo

"Tipico nerd dei social media. Giocatore. Appassionato guru di Internet. Generale piantagrane. Studioso del web."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *