L’afghano Sherbet Gula, fotografato dal fotografo americano Steve McCurry nel 1985 quando aveva 12 anni e diventato famoso in tutto il mondo grazie alla sua copertina del National Geographic, si è rifugiato in Italia lo scorso agosto dopo l’acquisizione dell’Afghanistan da parte dei talebani. Gli straordinari occhi verdi di Gula, che si trovava in un campo profughi in Pakistan quando è stata scattata la sua famosa fotografia, sono diventati un simbolo dei rifugiati e della guerra in Afghanistan in tutto il mondo. L’ufficio del primo ministro italiano Mario Draghi ha dichiarato di aver evacuato Sherbet Gula dopo aver chiesto aiuto per fuggire dall’Afghanistan la scorsa estate. L’Italia è stato uno dei pochi paesi occidentali a trasportare in aereo centinaia di afgani dall’Afghanistan dopo che le forze statunitensi hanno lasciato il paese e i talebani hanno preso il controllo ad agosto.
Una dichiarazione dall’Italia sull’argomento diceva: “Ora aiuteremo Gula a integrarsi nella vita in Italia”. D’autre part, McCurry avait cherché pendant 17 ans pour trouver Gula après avoir pris la photo de la “fille afghane” et découvert que Gula, qu’il avait trouvée dans un village afghan en 2002, était mariée à un boulanger et avait 3 ragazze. Gula, la cui posizione è stata nascosta per anni per motivi di sicurezza, è emersa in Pakistan nel 2014 ma si è nascosta dopo che le autorità l’hanno accusata di aver acquistato una falsa carta d’identità pachistana per vivere nel paese. Nel 2016 si è tenuto un ricevimento per Gula, che è stato inviato a Kabul, la capitale afgana, dopo essere stato deportato dal Pakistan, e gli è stato assegnato un nuovo appartamento. Si sa che la moglie quarantenne di Gula, che attualmente ha 4 figli, è morta.