- Scritto da, Övgü Pinar
- Titolo, Roma
Le elezioni presidenziali in Italia, segnate da giorni di lotte, conflitti di interessi e intrighi, hanno causato sussulti nel mondo politico.
Sono apparse delle spaccature all’interno dei partiti politici e nelle alleanze che hanno stabilito con altri partiti.
Poiché nessun partito o alleanza aveva la maggioranza in parlamento, diversi gruppi hanno dovuto raggiungere un compromesso per eleggere il nuovo presidente.
Tuttavia, il processo elettorale, iniziato lunedì, si è svolto in un clima di negoziati e conflitti, lontano dal consenso.
Interrotte le trattative, nessun candidato ha ottenuto il sostegno necessario nelle prime sette votazioni e al presidente Sergio Mattarella, che aveva insistito sulla volontà di dimettersi, è stato chiesto di fare sacrifici “per la stabilità del Paese”.
Alla fine, l’impasse è stata superata quando Mattarella è stato convinto e rieletto con il 75% dei voti nell’assemblea elettorale.
Nonostante Mattarella sia un nome di tutto rispetto, è stato criticato per l’incapacità dei politici di trovare un’alternativa a questo scenario di emergenza e per aver portato il Paese sull’orlo di un nuovo rischio di instabilità.
Lotta nel Movimento 5 Stelle
Le elezioni hanno anche rivelato forti divisioni di opinione e conflitti di leadership all’interno del populista Movimento 5 Stelle, che attualmente detiene il maggior numero di seggi in Parlamento.
Nel corso delle votazioni, il leader politico del movimento, Giuseppe Conte, ha presentato come candidata Elisabetta Belloni, capo dei servizi segreti. Anche Matteo Salvini, leader del partito di estrema destra della Lega, ha sostenuto lo stesso nome.
La presidenza di Belloni venne però avversata sia dal Movimento 5 Stelle che da altri partiti.
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, una delle figure di spicco del Movimento 5 Stelle, si è opposto in un comunicato alla candidatura di Belloni e ha preso una posizione chiara contro il leader del suo partito.
“L’alleanza della destra è crollata”
Dall’alleanza formata dai tre partiti di destra cominciavano a giungere crepitii.
Secondo i sondaggi, questa alleanza, composta dai partiti Lega, Allez Italia e Fratelli d’Italia, potrebbe arrivare al potere alle prossime elezioni. Tuttavia, le elezioni presidenziali hanno portato al culmine i disaccordi e le lotte di potere all’interno dell’alleanza.
Di questi tre partiti, Fratelli d’Italia ha votato diversamente dai suoi partner dell’alleanza, opponendosi alla rielezione di Mattarella.
I Fratelli Italiani di estrema destra sono stati l’unico grande partito a rifiutarsi di unirsi alla coalizione di governo a larga maggioranza formata dal primo ministro Mario Draghi quasi un anno fa.
La separazione dei Fratelli Italiani dai loro partner nelle elezioni presidenziali solleva interrogativi sul futuro dell’alleanza.
Anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha riconosciuto la spaccatura, dichiarando che “l’alleanza è crollata”.
Meloni ha sottolineato la necessità di una ristrutturazione della destra.
Giorgia Meloni ha rivolto forti critiche, in particolare al suo compagno di alleanza, il leader della Lega Matteo Salvini.
“Salvini vuole che ci riuniamo tutti e imploriamo Mattarella di ricoprire un altro mandato da presidente. Non voglio crederci”, ha scritto sui social media prima del voto finale di sabato.
Proposta “Lasciate che sia il popolo a eleggere il presidente”
Meloni ha anche affermato che le elezioni sono state piene di “giochi di potere, trattative di palazzo e teatrini patetici” e ha chiesto un cambiamento nel sistema elettorale.
Meloni ha sostenuto che il presidente dovrebbe essere eletto con voto popolare.
In Italia, il presidente è eletto dalla “grande assemblea elettorale” composta da parlamentari e rappresentanti regionali.
Se nei primi tre turni elettorali nessun candidato ottiene i due terzi dei voti, al quarto turno è richiesta la maggioranza assoluta.
Potrebbe essere la prima donna Primo Ministro
La Lega detiene il maggior numero di seggi tra i partiti di destra nell’attuale parlamento, ma i sondaggi mostrano che Fratelli d’Italia potrebbe diventare il partito più numeroso alle elezioni previste per il prossimo anno.
Viene menzionato anche il nome di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, come possibile prima donna Primo Ministro del Paese.
Anche se l’alleanza di destra è uscita danneggiata dalle elezioni presidenziali, Meloni è orgoglioso di non aver cambiato posizione fin dall’inizio, a differenza di altri partiti.
Gli analisti danno anche alla Meloni e al suo partito il vantaggio della “coerenza”.
Sembra probabile che Giorgia Meloni consoliderà il suo sostegno, grazie al fatto che è ancora a capo dell’unico grande partito di opposizione del Paese.
“Alta tensione durante le feste”
Queste scosse verificatesi dopo le elezioni presidenziali stanno ora facendo notizia. Il più importante quotidiano nazionale, il Corriere della Sera, ha pubblicato il titolo “Alta tensione nei partiti post-elettorali”.
Anche il quotidiano Il Manifesto, famoso per i suoi giochi di parole, ha presentato nel titolo la lotta per la leadership con un titolo creativo combinando le parole “leadership” e “lotta”. Scrive il quotidiano: “La gestione delle presidenziali nel Movimento 5 Stelle ha creato un conflitto. Nella destra la Meloni attacca Salvini”.
Il Manifesto sottolinea anche che il primo ministro Draghi dovrà guidare una coalizione composta da “detriti di partito” dopo le elezioni presidenziali.
Oggi è apparso anche il quotidiano Il Resto del Carlino con il titolo “Tutti contro tutti, i partiti sono nel caos”.
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