Per accelerare gli sforzi per trovare una soluzione politica alla crisi libica, il Primo Ministro italiano Giuseppe Conte ha visitato Tripoli e ha incontrato il Presidente del Consiglio di Presidenza del Governo libico di Unità Nazionale (GNA), Fisent al-Sarrac, e il Comandante della Esercito nazionale libico, il maresciallo Khalifa Haftar.
Nella dichiarazione rilasciata dall’ufficio di Haftar si legge che ieri egli ha incontrato il primo ministro italiano e il suo entourage nel quartier generale fuori Bengasi. Quando il governo italiano ha pubblicato la breve dichiarazione rilasciata dall’ufficio di Conte sul suo sito ufficiale, è stato riferito che egli aveva incontrato al-Sarraj a Tripoli.
Argomenti dell’intervista
Nella dichiarazione rilasciata dall’ufficio di Es-Serrac, si precisa che negli incontri con il primo ministro italiano sono stati discussi gli sviluppi politici in Libia, le relazioni tra i due paesi e le modalità per migliorare la cooperazione, e che la visita si è svolta “nel quadro dell’importanza del processo di consultazione tra i due paesi amici. Es-Serrac ha informato Conte del percorso che il governo sta seguendo “sulla via della riforma economica e della sicurezza del paese” e ha espresso il desiderio di sviluppare la cooperazione nel settore dei servizi. .
Durante la sua prima visita ufficiale in Libia da quando è entrato in carica lo scorso maggio, il Primo Ministro italiano è riuscito a stabilire forti legami con Haftar, oltre ai rapporti con i funzionari nell’ovest del Paese. Mentre il mese scorso l’Italia ha ospitato la conferenza di Palermo alla quale hanno partecipato rappresentanti arabi e internazionali per discutere la questione libica, Khalifa Haftar non ha partecipato agli incontri e ha tenuto un mini-vertice con al-Sarraj.
Il consolato italiano a Bengasi potrebbe riaprire
Secondo quanto riferito dall’Agenzia di Stampa Italiana, sulla base di fonti, si è affermato che il governo romano intende riaprire nei giorni scorsi il consolato italiano a Bengasi, chiuso dal 2013, e questa decisione è stata presa dopo quella di Haftar. visita in Italia il 5 del mese.
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