La prossima settimana il primo ministro italiano Giuseppe Conte sarà in Medio Oriente per discutere della crisi in Libia. Lunedì Conte incontrerà il presidente Recep Tayyip Erdoğan a Türkiye. Il quotidiano italiano La Stampa ha scritto che Conte avrebbe trasmesso a Erdogan il messaggio che il generale Khalifa Haftar era “pronto per un cessate il fuoco a condizione che la Turchia ritiri le sue truppe”.
Giuseppe Conte dovrebbe visitare l'Egitto, gli Emirati Arabi Uniti e la Turchia e discutere della Libia.
Il governo italiano, che chiede una soluzione politica alla crisi libica ed è criticato per la sua inefficacia all'interno del Paese, intende con questi colloqui “partecipare alla gestione del conflitto”.
La Repubblica: Tournée in Medio Oriente è l'ultima carta di Conte
Il quotidiano La Repubblica riferirà dei viaggi di Conte la prossima settimana con il titolo “Il tour in Medio Oriente è l'ultima carta di Conte”. Il quotidiano scrive: “Conte va da Erdoğan. La missione più importante che Giuseppe Conte si appresta a intraprendere è in Turchia”.
Secondo il giornale, Conte cercherà di “promuovere un cessate il fuoco” incontrando i sostenitori di entrambe le parti in conflitto in Libia durante il suo viaggio in Medio Oriente.
Per aprire la porta ad una soluzione politica in Libia si discuterà anche “la tesi della determinazione di un terzo su cui si metteranno d'accordo i diversi gruppi del Paese”. Conte comunicherà alla Turchia anche la posizione del generale Khalifa Haftar, incontrato mercoledì a Roma. Secondo il giornale, Haftar durante l'incontro con Conte ha affermato di considerare positivamente l'accordo di cessate il fuoco a condizione che la Turchia ritiri i suoi soldati dalla Libia.
La Stampa: Per Sarraj in Libia 'un'uscita onorevole' trova la formulafatica
Anche il quotidiano La Stampa ha scritto che Conte avrebbe trasmesso questo messaggio di Haftar durante la sua visita in Turchia. La Stampa ha inoltre sottolineato l'idea di cercare una formula di “uscita onorevole” per il primo ministro del governo di intesa nazionale libico, Fisent al Sarraj, e di “trovare un terzo nome che possa garantire la fine del conflitto” sta diventando sempre più diffuso. ottenere il favore negli ambienti diplomatici europei. La Stampa scrive: “Questo scenario non è escluso neanche dai turchi”.
“Le ferite dell’errore diplomatico non sono state rimarginate”
Il Corriere della Sera ha definito anche le visite del premier Conte in Turchia, Egitto ed Emirati Arabi Uniti come un “tentativo dell'Italia di assumere un ruolo non secondario” in Libia. Il quotidiano sottolinea inoltre che le ferite provocate dall'”errore diplomatico” del governo italiano il giorno prima non si sono ancora rimarginate.
Mercoledì il primo ministro italiano Conte ha cercato di ricevere a Roma il generale Haftar e Fisent al Sarraj. Mentre Conte ha avuto un incontro di tre ore con Haftar, Sarraj ha rinunciato all’ultimo minuto a venire a Roma. Secondo quanto detto dietro le quinte, si ritiene che l'annullamento all'ultimo momento della visita a Roma da parte di Sarraj sia stato influenzato dalla consapevolezza che Haftar era ufficialmente ospitato in Italia prima di lui o dalla fuga di questa informazione alla stampa.
Mentre il tentativo di “mediazione” di Conte è fallito quando Serraj ha rinunciato a venire a Roma; La stampa italiana ha interpretato questi avvenimenti con espressioni critiche come “errore diplomatico”, “errore incredibile”.
Nell'ambito degli sforzi del governo italiano per impegnarsi nella risoluzione della crisi libica, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha visitato questa settimana anche Turchia, Egitto e Algeria.
Nella dichiarazione seguita all’incontro con il ministro degli Esteri Mevlüt Çavuşoğlu in Turchia, Luigi Di Maio ha affermato che in Libia è ancora in corso una “guerra per procura”.
Di Maio ha chiesto di “puntare a un dialogo che coinvolga tutte le parti” e di “dichiarare immediatamente il cessate il fuoco” in Libia.
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