Concentrandosi sull’Italia, la Commissione europea ha raccomandato procedimenti disciplinari contro il Paese a causa di violazioni delle norme UE e di un deficit di bilancio eccessivo.
Concentrandosi sull’Italia, la Commissione europea ha raccomandato procedimenti disciplinari contro il Paese per violazione delle regole e deficit di bilancio eccessivo. L’Italia è il secondo paese più indebitato nell’UE dopo la Grecia, che da anni lotta con una crisi debitoria. Questa decisione può essere presa se i paesi dell’Unione Europea sostengono l’avvio di procedure e violazioni disciplinari. Le sanzioni che potrebbero essere imposte all’Italia potrebbero raggiungere i 3,5 miliardi di euro.
L’Italia non si tira indietro
È discutibile se verranno avviati negoziati sulla questione tra Bruxelles e il governo populista italiano. C’è il rischio che il ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini, non rispetti le regole della Commissione europea.
Nel 2017 il debito pubblico italiano ha raggiunto il 131,4% del prodotto interno lordo. Nel 2018 questo tasso è salito al 132,2%. La Commissione europea prevede che quest’anno raggiungerà il 133,7% e sta quindi cercando di evitare che il deficit di bilancio raggiunga un livello record.
La “procedura per disavanzo eccessivo” può essere avviata contro i paesi che non rispettano le regole di bilancio dell’UE. In questo contesto, i criteri di Maastricht stabiliscono che il rapporto debito/Pil non dovrebbe superare il 60%. Inoltre, il deficit di bilancio non dovrebbe scendere al di sotto del 3% del reddito nazionale, che è il valore di riferimento dell’UE.
Alla fine del 2018 si è verificata la prima volta nella storia dell’Unione Europea (UE). Per la prima volta la Commissione europea non ha accettato il bilancio di uno dei paesi dell’Unione. Il bilancio italiano per il 2019 è stato respinto perché infrangeva le regole dell’UE in un modo “senza precedenti”.
Qual è il processo disciplinare nell’UE e come funziona?
Secondo le regole dell’UE, i deficit di bilancio dei paesi membri non devono superare il 3% del loro prodotto interno lordo (PIL) e il loro debito pubblico non deve superare il 60% del loro PIL.
Quando questo limite viene superato, le misure da attuare devono essere segnalate alla Commissione Europea e devono essere adottate misure efficaci.
Al termine della procedura possono essere imposte sanzioni finanziarie al Paese interessato.
Tuttavia, questo processo disciplinare richiede molto tempo e la decisione finale in merito alla sanzione deve essere approvata dagli Stati membri dell’UE.
Intanto si dice che l’Italia potrebbe essere multata per circa 4 miliardi di euro a seguito del procedimento disciplinare.
L’Italia è il paese dell’UE con il debito pubblico più elevato in rapporto al reddito nazionale, dopo la Grecia.
Il debito pubblico italiano attualmente supera il 132% del Pil.
Il Fondo monetario internazionale (FMI) considera l’elevato debito dell’Italia tra i maggiori rischi per l’economia della zona euro, insieme alle controversie commerciali globali e ad una hard Brexit.
D’altro canto, sebbene molti Stati membri dell’UE abbiano affrontato chiare procedure disciplinari durante la crisi finanziaria dell’Eurozona, nessuno è stato multato.
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