Smartphone hackerati dagli spyware italiani

Il colosso tecnologico statunitense Google ha rivelato in un rapporto pubblicato giovedì che gli strumenti di hacking di un’azienda italiana sono stati utilizzati per spiare gli smartphone Apple e Android in Italia e Kazakistan.

Secondo il rapporto, RCS Lab, con sede a Milano, che sul suo sito web dichiara di essere un cliente delle forze dell’ordine europee, ha sviluppato strumenti per spiare i messaggi privati ​​e le connessioni dei dispositivi presi di mira.

Google, “Questi fornitori distribuiscono strumenti di hacking pericolosi e li vendono ai governi.” dice.

Dichiarazione di Apple

Sebbene non siano pervenute dichiarazioni da parte dei governi italiano e kazako, Apple ha annunciato di aver cancellato tutti gli account e i certificati noti legati a questa campagna di hacking.

RCS Lab, nel frattempo, afferma che i suoi prodotti e servizi sono conformi alle norme europee e aiutano le forze dell’ordine a indagare sui crimini.

Sul suo sito RCS Lab si descrive come un produttore di tecnologie e servizi di intercettazione legale, inclusi sistemi vocali, di raccolta dati e di sorveglianza.

Tuttavia, i ricercatori di Google hanno scoperto che RCS Lab stava collaborando con Hacking Team, una controversa ex società di spionaggio italiana che aveva anche creato software di sorveglianza che consentiva ai governi stranieri di entrare in telefoni e computer.

Hacking Team è stato chiuso nel 2015 dopo che un grave hack ha portato alla divulgazione di numerosi documenti interni.

Cajetan Longo

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