In Italia le luci di molti monumenti, dal Campidoglio a Roma al Ponte Vecchio a Firenze, sono state spente dai comuni per protestare contro l’aumento dei prezzi dell’elettricità.
Alla manifestazione che si è svolta giovedì sera (10 febbraio) hanno preso parte, oltre al capoluogo Roma, grandi città come Milano, Firenze, Venezia, Napoli, Genova e città come Bologna, Pisa, Ancona, Bergamo e Trieste.
La manifestazione simbolica, organizzata dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), aveva l’obiettivo di “inviare un messaggio al governo” a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia elettrica.
Il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha detto che il sostegno del governo ai comuni non basta. Secondo le stime dell’Anci, gli enti locali, i cui costi medi annui dell’energia elettrica corrispondono a 1,6-1,8 miliardi di euro, quest’anno pagheranno almeno 550 milioni di euro in più.
Preso atto che molti comuni stanno attraversando difficoltà finanziarie a causa dell’epidemia, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“L’aumento delle bollette è un enorme onere per le famiglie e le istituzioni e mette tutti in una posizione molto difficile”.
Gualtieri ha ordinato la chiusura del municipio di Roma, il Campidoglio, dalle 20:00 alle 21:00 ora locale.
A Firenze le luci di Palazzo Vecchio (Palazzo Vecchio), Ponte Vecchio (Ponte Vecchio) e Palazzo Medici Riccardi sono state spente contemporaneamente per mezz’ora.
Il Primo Ministro italiano Mario Draghi si è impegnato a destinare 5,5 miliardi di euro a famiglie e imprese già in difficoltà per pagare le bollette di elettricità e gas naturale.
Draghi ha detto mercoledì 9 febbraio che stavano lavorando a un “intervento più ampio nei prossimi giorni”.
Come in molti paesi europei, i prezzi dell’energia in Italia sono aumentati notevolmente rispetto all’anno precedente. Secondo uno studio di S&P Global Ratings, l’aumento dei prezzi costerà all’Italia, fortemente dipendente dall’energia estera, almeno 35 miliardi di euro.
Fonte: Locale
Compilato da: Alp Selim
“Amante del bacon. Pioniere di Twitter. Tossicodipendente di Internet. Appassionato esperto di social media. Evangelista di viaggi. Scrittore. Ninja della birra.”