La Corte Suprema francese respinge l’estradizione in Italia di ex attivisti di sinistra

In Francia la Corte Suprema ha respinto l’espulsione di 10 ex attivisti di sinistra che l’Italia ha etichettato come terroristi e ne ha chiesto l’estradizione per azioni avvenute 30 anni fa.

“La Corte di Cassazione rigetta i ricorsi, ritenendo sufficienti le motivazioni facenti parte della valutazione dei giudici”, indica la decisione assunta dalla massima corte d’appello francese.

La Lega, il partito di estrema destra del vice primo ministro italiano Matteo Salvini, ha definito la decisione “preoccupante”.

Dopo i cosiddetti “Bullet Years” del terrorismo di sinistra e di destra in Italia dalla fine degli anni ’60 agli anni ’80, gli ex guerriglieri hanno cercato rifugio in Francia a condizione che rinunciassero alla violenza.

L’amministrazione romana, d’altra parte, da allora ha chiesto il ritorno degli ex marchesi da Parigi.

Nell’aprile 2021, la Francia ha arrestato sette ex attivisti di sinistra italiani dopo essere stati condannati in Italia per terrorismo.

PM Meloni: La decisione è inaccettabile e vergognosa

La decisione finale della Corte Suprema include queste sette persone e tre persone di età compresa tra 62 e 89 anni.

La decisione dello scorso anno di un tribunale di grado inferiore di non estradarli per motivi di diritti umani ha scatenato una spaccatura tra Roma e Parigi, con alcuni politici italiani che hanno accusato i giudici francesi di aver preso una decisione “inaccettabile”.

Il primo ministro Giorgia Meloni, leader del partito di estrema destra Fratelli d’Italia, ha definito “inaccettabile e vergognosa” l’espulsione degli attivisti la scorsa estate.

Il rifiuto di Mitterrand, l’appoggio di Macron

Il presidente Francois Mitterrand, che ha prestato servizio in Francia dal 1981 al 1995, si è impegnato a non estradare in Italia ex militanti che avevano reciso i legami con il loro passato.

Ma nella primavera del 2021, il presidente Emmanuel Macron ha deciso di sostenere l’adempimento delle nuove richieste di estradizione di Roma per queste persone, sei delle quali erano membri delle Brigate Rosse e quattro di altri gruppi armati.

Durante i cosiddetti “Bullet Years” in Italia, più di 360 persone sono morte e migliaia sono rimaste ferite nelle violente lotte sociali tra l’estrema destra e l’estrema sinistra. Durante gli eventi sono stati effettuati più di 10.000 arresti, mentre 5.000 persone sono state condannate.

Berengar Insigne

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