Yusuf Karataş, che vive in Italia, ha conquistato i cuori con il suo piccolo gesto

Yusuf Karataş, 32 anni, che ha studiato Medio Oriente all’Università di Bologna in Italia, residente a Uşak, è tornato in Turchia dall’Italia, dove ha lasciato ottimi ricordi. Karataş, che viene anche lui di tanto in tanto a Istanbul, ha scritto la lettera contenente i suoi sentimenti dopo aver visto il disastro dell’alluvione nella regione di Emile Bologna, che ha causato la perdita di vite umane in Italia e 1 miliardo di euro di danni lo scorso maggio, dai media italiani e turchi, e l’ha inviata al sindaco dello stato Stefano Bonaccini e al governatore della provincia. Karataş ha scritto: “Ero uno studente all’Università di Bologna e ho vissuto a Bologna per tre anni. Mi dispiace con tutto il cuore per l’alluvione in Emilia-Romagna. Mando aiuto. Ti bacio. Andrà tutto bene”, e metti 50 euro nella busta. Il sindaco Stefano Bonaccini ha ricevuto migliaia di like sui suoi account social quando ha condiviso in italiano la lettera del giovane turco e la foto del denaro che ha inviato, con la nota “Piccoli gesti che scaldano il cuore”.

“HO TESSO LA MIA MANO IN NOME DELL’UMANITA'”

Questo gesto ha trovato eco anche sui media italiani. Yusuf Karataş ha detto che come cittadino della Repubblica di Turchia ha apprezzato “il secolo della Turchia” e ha scritto dei suoi sentimenti e che ha ricevuto una risposta seria in Italia. Karataş ha detto che considera l’Italia la sua seconda città natale e gli augura di superare questo disastro il prima possibile. Karataş ha detto: “Ho avuto l’opportunità di fare uno stage in Italia con l’ex Console Generale di Milano, Özgür Uludüz.

Ozgur, il nostro Console Generale all’epoca, ei nostri due Ministeri degli Esteri dovrebbero mostrarci che dobbiamo abbracciare le persone di tutto il mondo come parte del percorso che hanno mostrato. Ovunque si verifichino disastri, dobbiamo raggiungere il più possibile a nome dell’umanità. Ho un legame visivo con l’Italia. Diciamo questo in italiano; ‘Per me L’Italia il mio seconda pace’, vale a dire che l’Italia è la mia seconda patria. Sono cittadina turca, ma il mio cuore e le mie preghiere sono sempre con il popolo italiano. Spero che gli abitanti dell’Emilia-Romagna tornino presto ai bei tempi andati. Sono molto onorato che il presidente abbia pubblicato la mia lettera. Ho anche lavorato con le associazioni di protezione civile in Italia durante il periodo del coronavirus. Dobbiamo farci sentire in tutte le parti oppresse del mondo”, ha detto.

Fiorello Zito

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