Il ministero dell’Interno italiano ha ordinato al comune di Milano, che consente alle coppie dello stesso sesso di registrarsi come genitori legali dei propri figli, di porre fine alla pratica. Il ritiro del governo di estrema destra sui diritti dei genitori per le coppie dello stesso sesso ha suscitato critiche.
A seguito delle istruzioni inviate dal Governatorato di Milano, il sindaco Beppe Sala ha annunciato di dover porre fine alla pratica.
Secondo le informazioni di Övgü Pınar della Bbc turca, Beppe Sala ha dichiarato nel messaggio da lei pubblicato ieri: “A causa dell’assenza di un’apposita regolamentazione legale in materia, il Comune di Milano ha finora registrato i certificati di nascita dei fratelli sessuali. Sfortunatamente, questo non sarà più sempre possibile”.
Sala ha invece aggiunto che “continuerà la lotta politica per i diritti delle coppie omosessuali e dei loro figli”.
Lo stesso giorno analoga decisione è stata presa in parlamento su iniziativa degli uffici governativi. La Commissione politica europea del Senato ha adottato la decisione che blocca un regolamento dell’Unione europea (UE) in materia.
La Commissione Europea, l’organo esecutivo dell’Unione, ha chiesto un uguale riconoscimento dei diritti dei genitori da parte di tutte le coppie, siano esse eterosessuali o omosessuali, in tutti gli Stati membri.
La decisione, che faceva parte del “pacchetto uguaglianza” della Commissione, richiedeva che i diritti genitoriali riconosciuti in qualsiasi stato membro dell’UE fossero automaticamente riconosciuti in tutti gli altri membri al fine di proteggere gli interessi e i diritti superiori dei bambini.
RACCOMANDAZIONE UE BLOCCATA
Con la decisione presentata in commissione al Senato dal senatore Giulio Terzi di Sant’Agata di Fratelli d’Italia al governo e approvata ieri, la raccomandazione Ue è stata bloccata in quanto “costituirebbe un’ingerenza nell’ordinamento nazionale”.
La leader italiana dei Fratelli e Primo Ministro Giorgia Meloni si era opposta alle affermazioni delle coppie non eterosessuali, spesso usando definizioni come “lobby LGBT” e “ideologia di genere” prima delle elezioni dello scorso settembre.
Arcigay, la più grande organizzazione per i diritti LGBT+ del Paese, ha accusato il governo di “dirigere sadicamente la sua rabbia contro coloro che hanno già subito discriminazioni” dopo i provvedimenti di ieri.
Il Segretario Generale di Arcigay, Gabriele Piazzoni, ha dichiarato: “Poche ore dopo che il Comune di Milano ha sospeso le iscrizioni alle Famiglie Arcobaleno, la Commissione Politiche Europee del Senato ha bocciato una proposta di Regolamento Europeo sul riconoscimento dei figli e delle figlie di genitori dello stesso sesso. “Questo governo ha una strategia di persecuzione contro le persone LGBTI”, ha detto.
Odatv.com
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