L'Italia, dopo la decisione di dimettersi ieri del premier Mario Draghi e il rifiuto di dimettersi del presidente Sergio Mattarella, si è chiesta: “Cosa succederà adesso?” Sto cercando una risposta alla domanda.
La coalizione di governo guidata da Draghi, altamente partecipativa, ha vinto ieri il voto di fiducia al Senato, ma è entrata in crisi perché uno dei partner della coalizione, il Movimento 5 Stelle, ha boicottato il voto.
Draghi, nominato lo scorso anno primo ministro degli Esteri per guidare una coalizione mirata all’unità nazionale, si è dimesso con la motivazione che questa unità era scomparsa con il boicottaggio del Movimento 5 Stelle.
Tuttavia, il destino del governo è incerto poiché il presidente Sergio Mattarella non ha accettato le dimissioni di Draghi.
Su richiesta del presidente, Draghi dovrebbe valutare la situazione mercoledì in Parlamento.
I due scenari principali su cui si concentrano politici e analisti sono che Draghi venga convinto a rimanere al potere entro mercoledì, oppure che insista sulla sua decisione di dimettersi e si tengano elezioni anticipate.
Enrico Letta, leader del Partito Democratico, e Matteo Renzi, leader del partito Vivere Italia, uno dei partner della coalizione, hanno detto che lavoreranno per mantenere Draghi al potere garantendo la maggioranza in parlamento entro mercoledì.
“Draghi si è presentato una mozione di censura”
Anche la stampa italiana, nei notiziari e nei commenti di questa mattina, ha valutato sia gli effetti della decisione di dimissioni di Draghi sia gli scenari futuri.
Il quotidiano La Repubblica ha ripercorso l'impatto di queste dimissioni con il titolo “Draghi choc: me ne vado”.
Anche La Stampa si è soffermata sull'impatto delle dimissioni sul Paese con il titolo: “Draghi si è dimesso, l'Italia rischia il caos”.
Il quotidiano Il Fatto Quotidiano, noto per la sua vicinanza al Movimento 5 Stelle, che ha portato alla decisione di Draghi di dimettersi, ha dichiarato: “Draghi si è dato un voto di sfiducia”. Il quotidiano ha interpretato come “un'assurdità” la decisione di Draghi di dimettersi nonostante la fiducia di ieri.
Il libero sul dritto dichiara nel suo editoriale: “Abbiamo sprecato anche Super Mario”. Il giornale ha criticato la rimozione dal potere di Mario Draghi, dicendo: “È come buttare via il biglietto vincente della lotteria”.
Mario Draghi, divenuto famoso come “la persona che salvò l'euro” mentre era presidente della Banca Centrale Europea e per questo conosciuto come “Super Mario”, è stato nominato Primo Ministro nel febbraio 2021 con la missione di gestire lo sviluppo economico. dell’Italia dopo la pandemia.
Draghi, che generalmente ispira fiducia a livello nazionale e internazionale, è visto come una figura chiave per la stabilità politica ed economica dell’Italia e dell’Europa in un periodo turbolento.
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