Reazione alla finale di Supercoppa Italiana giocata in Arabia Saudita: un tentativo di insabbiamento attraverso lo sport

didascalia della foto,

La partita si giocherà allo stadio King Saud University di Riad.

Il fatto che la finale della Supercoppa italiana, in cui si affronteranno oggi le squadre di calcio italiane Juventus e Lazio, si svolgerà in Arabia Saudita, ha scatenato la reazione dei difensori dei diritti umani.

Organizzazioni come Amnesty International e l'Unione Italiana dei Giornalisti vedono l'ospitare da parte dell'Arabia Saudita tali eventi in cambio di ingenti somme di denaro come un tentativo di “cancellare” la situazione dei diritti umani attraverso lo sport. Criticate anche la dirigenza del campionato italiano di Serie A e le società calcistiche che hanno firmato un accordo con l'Arabia Saudita.

Le critiche si basano sull'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi presso il consolato generale saudita a Istanbul nell'ottobre 2018, sugli attacchi dell'amministrazione di Riyadh nello Yemen e sulle pressioni sui difensori dei diritti delle donne e sui dissidenti.

In un comunicato diffuso questa settimana, Amnesty International ha affermato che la partita di Supercoppa Italiana giocata in Arabia Saudita “è una vittoria per la strategia di occultamento dello sport”. L’organizzazione definisce il termine “imbiancatura dello sport” come “l’uso dello sport per modernizzare la propria immagine e distrarre dalla sua scarsa situazione in materia di diritti umani”.

Fiorello Zito

"Fanatico del bacon esasperantemente umile. Fanatico della musica freelance. Amante del cibo. Scrittore. Studioso di social media estremo."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *