In Italia, preoccupata per la crisi demografica dovuta al calo della natalità, il governo ha annunciato un programma di assegni familiari per tutte le famiglie.
Secondo il pacchetto approvato ieri dal Consiglio dei ministri, le famiglie riceveranno aiuti statali fino a 175 euro a figlio per i primi 2 figli, a seconda del livello di reddito.
Il massimale di pagamento per il 3° figlio sarà aumentato a 260 euro, per il 4° figlio a 360 euro.
Le famiglie il cui livello di reddito è inferiore a 15.000 euro annui potranno beneficiare di un’indennità a partire da questo massimale. Anche coloro che hanno livelli di reddito più elevati riceveranno i pagamenti, anche se in misura inferiore.
L’importo minimo dell’assegno per le famiglie ad alto reddito è fissato in 50 euro per figlio.
Ulteriori fondi saranno forniti anche alle famiglie con due genitori che lavorano e a quelle con figli con disabilità.
Ad esempio, una famiglia di 4 figli con reddito basso potrà ricevere dallo Stato un assegno mensile di 970 euro.
Se entrambi i genitori lavorano, tale importo raggiungerà i 1.090 euro al mese.
Il sostegno statale continuerà per i bambini fino all’età di 21 anni, ma i benefici saranno ridotti dopo i 18 anni.
Potranno beneficiare dell’indennità oltre ai cittadini italiani anche gli stranieri che risiedono nel presente Paese da almeno 2 anni.
Dopo l’approvazione parlamentare, le domande per gli assegni familiari saranno aperte dall’inizio del 2022.
Il ministro della Famiglia, Elena Bonetti, ha annunciato che verranno stanziati 20 miliardi di euro ogni anno per sostenere 7 milioni di famiglie attraverso questo programma di benefici.
Il presidente ha parlato di “problema esistenziale”
Si precisa che questo pacchetto mira sia a fornire sostegno economico alle famiglie sia a prevenire la crisi demografica in Italia, che ha un tasso di natalità tra i più bassi d’Europa.
Secondo i dati dell’agenzia statistica europea Eurostat, l’Italia è il Paese dell’Ue con il tasso di natalità più basso dopo Malta e Spagna.
Dai dati del 2019 emerge che il numero medio di figli per donna in Italia è 1,27. Il tasso di natalità medio nell’UE è 1,53.
In Italia, la diminuzione della popolazione in termini di natalità e mortalità nel 2019 ha battuto il record degli ultimi 102 anni.
Secondo il rapporto dell’Istituto nazionale di statistica (Istat), nel Paese si registrano solo 67 nascite ogni 100 decessi.
Questo tasso rappresenta il livello più basso di sostituzione naturale della popolazione dal 1918.
10 anni fa si registravano 96 nascite ogni 100 morti nel Paese.
Il presidente italiano Sergio Mattarella ha definito i dati un “problema esistenziale” per il Paese.
Se il programma di assegni familiari approvato ieri dal Consiglio dei ministri ha avuto ampio risalto mediatico sulla stampa italiana, non sono mancati i confronti con altri Paesi europei.
Così, ad esempio, in Germania, nell’ambito dell’assegno familiare denominato “kindergeld”, i pagamenti ammontano a 219 euro per i primi due figli, 225 euro per il terzo figlio e 250 euro per i figli successivi.
Secondo i dati Eurostat, i paesi dell’UE spendono in media il 2,3% del loro PIL in prestazioni familiari.
I paesi che pagano gli assegni familiari annuali pro capite più elevati sono Lussemburgo, Danimarca, Svezia, Germania e Finlandia.
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