- Scritto da, Övgü Pinar
- Titolo, BBC turca
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- Dove ha riferito Roma
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La vista dei canali asciutti a Venezia, la città italiana circondata da canali, ha riportato l’allerta siccità all’ordine del giorno.
A causa delle scarse precipitazioni, soprattutto nelle regioni settentrionali del paese, si osservano livelli allarmanti delle risorse idriche. La città di Venezia, protagonista soprattutto delle cronache per gli allagamenti, questa volta è all’ordine del giorno anche per la siccità che da giorni colpisce gli stretti canali.
Nelle città dove non si utilizzano veicoli a motore come le automobili, il trasporto avviene attraverso i canali tramite gondole, battelli e battelli. Servizi come la raccolta dei rifiuti urbani, i vigili del fuoco e le ambulanze forniscono servizi anche via acqua.
Secondo quanto riportato dalla stampa italiana, negli ultimi giorni il personale medico di emergenza ha avuto difficoltà a prestare i primi soccorsi, a portare soccorsi a piedi e a trasportare i pazienti in braccio perché le loro imbarcazioni non possono navigare su alcuni canali.
A Venezia, i canali possono avere sete di tanto in tanto, ma il livello dell’acqua in genere scende più di 2 piedi sotto lo standard solo due volte l’anno.
Quest’anno, solo nelle ultime settimane, si sono riscontrati più frequentemente livelli di -60 ed è stato registrato un abbassamento del livello del mare di 65 cm.
Gli esperti attribuiscono gli insoliti abbassamenti del livello dell’acqua a diversi fattori. Oltre alle scarse precipitazioni e alle nevicate, fattori come le correnti oceaniche e i sistemi anticiclonici influenzano i livelli dell’acqua.
Secondo quanto riferito, la stagione sciistica quest’anno è stata fiacca a causa della mancanza di neve in tutto il Paese e del livello dell’acqua del Po, il fiume più lungo del Paese, sceso del 61% al di sotto dello standard stagionale.
L’organizzazione ambientalista Legambiente ha lanciato all’inizio di questa settimana un allarme intitolato “Allerta siccità”. “L’anno 2023 è appena iniziato, ma sta già dando segnali preoccupanti in termini di eventi meteorologici estremi e livelli di siccità”, ha affermato Giorgio Zampetti, Direttore Generale dell’Organizzazione.
L’anno scorso in Italia era stato lanciato l’allarme siccità e nel mese di luglio era stata dichiarata la situazione di emergenza per l’ambiente padano.
La peggiore siccità degli ultimi 70 anni si è registrata in questa regione, dove si produce circa un terzo della produzione agricola del Paese.
Nel comunicato di Legambiente diffuso questa settimana: “Laghi e fiumi sono in grande difficoltà, sono asciutti quasi come l’estate scorsa, il livello della neve accumulata in montagna è basso. “Questa è la situazione verificatasi in Italia a metà febbraio”, si legge nella nota.
L’organizzazione ha elencato le ragioni di questa situazione in “un aumento della temperatura al di sopra dei valori di base, scarse precipitazioni e una crisi climatica” e ha continuato:
“Il risultato è una nuova ondata di siccità, o meglio una siccità senza fine”.
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