Percentuale di persone esposte all’inquinamento atmosferico: diminuzione nell’OCSE; rosa di tacchino

Come sta cambiando la percentuale di persone esposte all’inquinamento atmosferico? Sta diminuendo o aumentando? Osservando l’evoluzione tra il 1990 e il 2019, i tassi di inquinamento atmosferico sono diminuiti in 33 dei 38 paesi nell’elenco dell’OCSE. Questo calo ha superato il 40% in alcuni paesi. In Turchia si registra un aumento dell’1%. La percentuale di persone esposte all’inquinamento atmosferico nella media OCSE è diminuita del 28% in questi 39 anni.

Il calo maggiore si registra in Svizzera con il 45%. La percentuale di persone esposte all’inquinamento atmosferico in questo paese è scesa dal 18,3% nel 1990 al 10% nel 2019. L’aumento maggiore è stato registrato in Corea del Sud con il 9%. La media OCSE è scesa dal 19,4% nel 1990 al 13,9% nel 2019. Nello stesso periodo, il tasso in Turchia è sceso dal 26,7% al 26,9%.

In altri paesi, la percentuale di persone esposte all’inquinamento atmosferico da piccole particelle è diminuita come segue tra il 1990 e il 2019: Germania 43%, Inghilterra 41%, Francia 37%, Grecia 27% e Israele 8%.

‘crociera esitante’ in Turchia

Quando osserviamo da vicino l’evoluzione della Turchia negli ultimi 39 anni, scopriamo che il tasso di inquinamento atmosferico è aumentato e diminuito. Il tasso nel 2019 è superiore a quello del 1990. La percentuale di persone esposte all’inquinamento atmosferico, che era del 26,7% nel 2005, è salita al 30% nel 2010.

Cos’è il PM2.5, quanto è dannoso?

Secondo il sito web dell’Agenzia europea dell’ambiente, le particelle sono costituite da una miscela di goccioline solide e liquide. Alcuni particolati vengono emessi direttamente, mentre altri sono formati dalla reazione di inquinanti emessi da varie sorgenti nell’atmosfera.

Il particolato è stato collegato a malattie e morte per malattie cardiache o polmonari. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccolto prove scientifiche sufficienti per dimostrare che l’esposizione più dannosa al particolato è l’esposizione a lungo termine al particolato fine (PM2,5).

Secondo il Ministero della Salute, le particelle nell’aria sono uno degli inquinanti più importanti per la salute umana. La dimensione delle particelle è linearmente correlata agli effetti negativi sulla salute.

Mentre l’inquinamento atmosferico aumenta il tasso di mortalità per malattie cardiache e polmonari, aumenta anche i ricoveri ospedalieri per queste malattie. Inoltre, l’inquinamento atmosferico influisce negativamente sullo sviluppo polmonare dei bambini e aumenta la prevalenza di malattie croniche delle vie aeree come l’asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) nelle aree con inquinamento intenso.

Cipriana Fallaci

"Amico piantagrane. Appassionato di viaggi da sempre. Pensatore. Fanatico del Web. Esploratore. Fanatico della musica pluripremiato."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *