L’avventura agli Europei di calcio dei “Nostri figli”, iniziata nel girone F con la Georgia, una delle favorite del torneo, il Portogallo e l’ostica Repubblica Ceca, è proseguita con l’Austria agli ottavi di finale del ‘sistema’. La Nazionale, che aveva iniziato il torneo in un clima di festa con la vittoria in Georgia, si è avvicinata alla sfida contro la Repubblica Ceca sotto lo stress della sconfitta in Portogallo e delle conseguenze della “crisi Arda-Montella”. La lotta tra le due squadre più giovani dell’organico ha permesso alla squadra di Vincenzo Montella di raggiungere gli ottavi e di dissipare le nubi scure.
Questa volta l’avversario era l’Austria, molto più seria e una delle favorite segrete del torneo. A soli 3 mesi da EURO 2024, un’occasione di rivincita si è letteralmente trovata a Lipsia contro l’Austria, che abbiamo perso 6-1 e che per la prima volta in termini di qualificazione ha attirato forti critiche da parte dello staff tecnico. Una squadra che ha preso il comando è l’Austria, che si è fatta un nome grazie all’approccio al gioco e al sistema che riflette in campo sotto Ralf Rangnick piuttosto che ai nomi della propria squadra in classifica davanti a Olanda e Francia si è fatto strada. nome durante gli ultimi 16 round. Anche se la Nazionale guidata da Montella non è fortunata come la rivale a livello di sistema, ha una struttura in grado di risolvere il problema con le doti individuali. In una partita in cui si sono scontrati due approcci calcistici diametralmente opposti, il tecnico italiano Montella ha schierato ancora una volta la sua squadra in campo senza un centravanti in porta, come nelle partite precedenti. Mentre Kaan Ayhan ha preso la maglia centrale al posto dello squalificato Hakan Çalhanoğlu, Arda Güler ha assunto un ruolo libero in attacco, come nella competizione della Repubblica Ceca, e ha formato la linea offensiva con la coppia Barış Alper-Kenan.
Anche se l’Austria ha avuto un inizio di partita burrascoso, il gol che abbiamo segnato con Merih su calcio d’angolo al 57esimo secondo ha creato un’atmosfera “da favola” a Lipsia. Tuttavia, dopo il gol, per i “Nostri Ragazzi” si è aperta la porta a momenti di tensione: la difesa è rimasta inattiva e il centrocampo è stato rapidamente sopraffatto mentre l’Austria conquistava una posizione dopo l’altra. I Crescent-Stars, schierati in campo con una difesa a 5 e un attacco a 3, sono riusciti a spezzare l’intensa pressione dell’ultima parte del primo tempo interrompendo il gioco degli avversari. La Nazionale ha giocato forse la sua partita più calma e precisa durante tutto il torneo e ha concluso il primo tempo con un punteggio massimo.
La linea difensiva ha affrontato una delle prove più impegnative del finale contro l’Austria, che ha aumentato la pressione nella ripresa. Montella, che ha lanciato in campo Salih Özcan al posto di İsmail, che aveva un cartellino e si è stancato quando il gioco è diventato più difficile, ha spezzato la resistenza del suo avversario al centro. Merih, che ha realizzato di testa una copia del primo gol al 59′, è diventato il nome che gli ha garantito il biglietto per i quarti di finale. Il gol che abbiamo visto sulla palla, lasciata compiacente sul 2-0, ci ha ricordato che la partita era durata 90 minuti.
Montella, che si è preso una pausa tecnica dalle discussioni sulla preparazione tattica, si è dimostrato valido davanti all’Austria. Il test contro l’Olanda a Berlino, davanti a tribune piene e con il bel tempo, sarà una buona occasione per sognare le coppe con la “generazione d’oro”.
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