Dopo che l’ex primo ministro italiano Giuliano Amato aveva affermato che l’aereo di linea precipitato al largo di Ustica nel 1980 avrebbe potuto essere colpito da un missile francese, questa volta ha interrogato il presidente francese Emmanuel Macron sui suoi sospetti riguardo alla base in Corsica dove l’aereo da combattimento che avrebbe sparato il possibile missile in questione avrebbe dovuto provenire dal luogo in cui ne aveva richiesto l’eliminazione.
Sabato, nel suo intervento a La Repubblica in merito all’episodio conosciuto nel Paese come “strage di Ustica”, ha fatto notizia affermando che l’ex aereo dell’Itavia Airlines precipitato a Ustica è stato “colpito da un missile francese nell’ambito di un piano di colpire l’allora leader libico Muammar Gheddafi”. Amato ha tenuto una conferenza stampa presso l’Associazione della Stampa Estera a Roma.
Amato ha detto di non conoscere la verità sull’accaduto e ha detto: “Ho parlato perché sentivo il peso della mia età. Il mio obiettivo era fare un passo più vicino alla verità, se possibile”. dice.
Precisando di non aver detto “Macron dovrebbe scusarsi”, citato dal quotidiano, Amato ha detto: “Il giovane presidente francese Macron, che allora aveva 2 anni, ci ha chiesto di esprimere i nostri sospetti sulla Solenzara (base militare in Corsica). , da dove si presume sia partito l’aereo da caccia che ha lanciato il possibile missile contro il modello di aereo DC-9). “Per favore rimuovetelo”, ha detto.
Affermando che questa questione non dovrebbe portare a tensioni con la Francia, Amato ha sottolineato che le sue osservazioni nei confronti di Macron non sono state fatte in modo ostile, ma da un amico.
Amato chiese anche ai generali e agli ammiragli dell’esercito italiano dell’epoca che erano a conoscenza della vicenda di riferire quello che sapevano.
Giuliano Amato ha anche detto che la politica, se vuole, può fare molto per chiarire la questione.
D’altro canto Rino Formica, che era ministro dei Trasporti durante l’incidente di Ustica, sostiene che la presenza di Amato a Ustica non aggiunge nulla di nuovo al problema.
Quello che è successo?
Il 27 giugno 1980 il volo Bologna-Palermo numero 870 della Itavia Airlines, un aereo di linea modello DC-9, precipitò al largo dell’isola di Ustica nel Mar Tirreno. Nell’incidente morirono tutte le 81 persone a bordo dell’aereo.
Dopo l’incidente l’affermazione che l’aereo non si era schiantato per cause proprie, bensì per fattori esterni era da anni all’ordine del giorno dell’opinione pubblica italiana.
Si sostiene inoltre che l’aereo sia stato abbattuto da aerei da guerra che partecipavano ad esercitazioni NATO nella zona mentre volava al largo di Ustica.
Infine, l’accusa contenuta nella dichiarazione di Amato è stata ripresa anche nella decisione del processo della Corte di Cassazione concluso nel 2013. Nella decisione della Corte di Cassazione in materia è stata più volte citata la tesi secondo cui l’aereo sarebbe stato abbattuto da un missile.
Anche il premier Giorgia Meloni ha invitato Amato a condividere con loro ciò che sa.
Rispondendo alle dichiarazioni di Giuliano Amato, uno degli interlocutori in materia, il Ministero degli Affari Esteri francese, ha dichiarato: “La Francia ha fornito, quando richiesto, tutti gli elementi di cui disponeva su questa tragedia, in particolare nell’ambito delle indagini svolte dal Ministero degli Affari Esteri Affari Esteri. “Giustizia italiana. Siamo pronti a lavorare con l’Italia se ce lo chiederà”, ha dichiarato.