Le nocciole turche occupano il primo posto nella lista dei “prodotti alimentari importati più pericolosi” stilata dalla Coldiretti, in quanto contengono aflatossina cancerogena.
Nel comunicato pubblicato sul sito della Coldiretti si afferma che le nocciole importate dalla Turchia sono il “prodotto più pericoloso” a causa del loro alto contenuto di aflatossine.
È stato inoltre riferito che le importazioni di nocciole turche in Italia sono aumentate del 47% nel 2015 e hanno raggiunto i 295 milioni di euro, battendo un record storico.
Fichi secchi e peperoni, anch’essi importati dalla Turchia, si trovano al 5° posto nella lista tra frutta e verdura.
La Coldiretti ha affermato che questi prodotti sono stati inclusi nell’elenco perché i loro livelli di aflatossine e pesticidi erano superiori ai limiti stabiliti.
Forum internazionale sull’agricoltura e l’alimentazioneDpresentato a
La Coldiretti ha creato questo elenco analizzando le registrazioni delle allerte di rischio emesse nel 2015 per il rilevamento di residui chimici, micotossine, metalli pesanti, rifiuti microbiologici, additivi e coloranti negli alimenti importati.
L’elenco è stato presentato al Forum internazionale sull’agricoltura e l’alimentazione tenutosi il 14 e 15 ottobre.
Nella lista dei “cibi più pericolosi”, al secondo posto si trovano le arachidi importate dalla Cina, al terzo il peperoncino indiano e al quarto il tonno e il pesce spada importati dalla Spagna.
L’elenco comprendeva anche pesce dal Vietnam, noci dall’Iran e dagli Stati Uniti, latticini dalla Francia, pollame dalla Polonia, broccoli e funghi dalla Cina.
Anche Fiskobirlik avverte
In Turchia, anche l’Associazione delle cooperative di vendita di prodotti agricoli a base di nocciole (FISKOBIRLIK) mette in guardia i produttori dall’aflatossina sul suo sito web.
L’avvertimento recita: “La formazione di aflatossine nelle nocciole deve essere evitata affinché le nostre nocciole, che sono tra i tradizionali prodotti di esportazione del nostro Paese e hanno un grande valore economico, ottengano il valore che meritano, perché le loro esportazioni siano sostenibili e che la qualità è garantito. e la reputazione delle nocciole turche non deve essere danneggiata.” e vengono elencate le misure da adottare per prevenire la formazione di aflatossine.
Secondo le informazioni dell’Agenzia Anadolu, il presidente del Consiglio di coordinamento della Camera dell’Agricoltura di Giresun, Erim Yaman, che ha rilasciato una dichiarazione sull’inizio della raccolta delle nocciole in agosto, ha affermato che “di tanto in tanto, allo stesso tempo, gli acquirenti stranieri stanno cercando di fare pressione sulle nocciole turche citando le aflatossine e hanno affermato che una situazione del genere non dovrebbe verificarsi nella nuova stagione. “I produttori hanno una grande responsabilità”, ha detto.
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