Il Consiglio dei ministri, riunitosi sotto la presidenza Draghi, ha discusso della proroga delle misure severe nel Paese, che terminerà la sera del 6 aprile, dopo Pasqua.
Secondo il decreto del Consiglio dei ministri, 21 regioni amministrative continueranno ad essere divise in colori in base ai rischi; Tuttavia, fino alla fine di aprile nessuna regione verrà spostata nelle categorie gialla e bianca, dove il rischio è basso, ad eccezione delle categorie ad altissimo rischio “rossa” o ad alto rischio “arancione”, dove le attività e la libera circolazione sono limitati.
Le misure sono state prorogate
Su tutto il territorio nazionale sarà mantenuto il coprifuoco notturno tra le 22 e le 5 del mattino, salvo motivi professionali, sanitari e di emergenza.
Nelle zone arancione e rossa, locali come ristoranti, bar e caffè continueranno il servizio di “asporto” fino alle 18:00 e il servizio di asporto dalle 18:00 alle 22:00.
Resteranno vietati anche gli spostamenti interregionali, salvo emergenze.
Non è prevista l’apertura di palestre, piscine, cinema, teatri e musei prima del 30 aprile.
Mentre nei periodi precedenti le scuole primarie erano state chiuse anche nelle regioni dichiarate zone rosse, ora la didattica in presenza sarà possibile fino alla scuola secondaria. Inoltre, a differenza del periodo precedente, le amministrazioni regionali non potranno decidere di chiudere le scuole.
Saranno imposte sanzioni agli operatori sanitari che rifiutano di farsi vaccinare
Con questo decreto è diventato obbligatorio vaccinarsi per gli operatori sanitari che lavorano in luoghi come ospedali, farmacie, cliniche, studi privati e case di riposo.
Saranno imposte sanzioni agli operatori sanitari che rifiutano di farsi vaccinare perché non sono stati sufficientemente testati di recente. Gli operatori sanitari che rifiutano di vaccinarsi saranno temporaneamente sospesi dalle loro funzioni a seconda dell’evoluzione dell’epidemia.
Questa sanzione verrà revocata quando la vaccinazione raggiungerà vaste aree o il numero di casi diminuirà.
Allo stesso tempo, su richiesta di Forza Italia, Italia Viva e Lega di estrema destra, che sostengono con ampia partecipazione il governo Draghi, il Consiglio dei ministri valuterà a metà aprile l’evoluzione dell’epidemia; È stato indicato che se ci fosse una diminuzione del numero di casi e un aumento delle vaccinazioni, si potrebbe consentire l’avvio delle attività nelle regioni in miglioramento senza attendere la fine del mese.
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