La nuova era contro le fake news è iniziata! Carcere per aver ingannato il pubblico

Con l’adozione dell’articolo 29 della proposta di “Legge sulla disinformazione” da parte dell’Assemblea Generale della Grande Assemblea Nazionale della Turchia, che prevede una pena detentiva da uno a tre anni per il reato di “diffusione al pubblico di informazioni ingannevoli” , la proposta è stata integralmente adottata. E’ punito chi diffonde pubblicamente informazioni false sulla sicurezza interna ed esterna, sull’ordine pubblico e sulla salute generale del Paese, con lo scopo di creare ansia, paura o panico nella popolazione, in modo tale da turbare la quiete pubblica con la reclusione da uno a tre anni. Insieme, inizia una nuova era nell’editoria su Internet e nei social media. Questi regolamenti sono:

PERIODICI DEL SITO INTERNET: Secondo gli articoli emanati; I siti di informazione su Internet saranno inclusi nell’ambito dei periodici. La richiesta della tessera stampa sarà inoltrata alla Direzione delle comunicazioni e sarà accettata come identificazione ufficiale. Coloro che richiedono una tessera stampa devono avere più di 18 anni, essersi diplomati almeno in una scuola superiore o istituto di istruzione equivalente e non essere limitato o negato l’accesso ai servizi pubblici.

BANDO UFFICIALE SU INTERNET: Gli annunci ufficiali saranno pubblicati anche su siti web di informazione, le cui condizioni saranno determinate dall’Assemblea Generale dell’Istituzione della Pubblicità Stampa. Si prevede che i membri dei media e dei responsabili dell’informazione che richiedono una tessera stampa siano inclusi nell’ambito della legge pertinente.

BLOCCO CONTENUTI NOCIVI: Sarà possibile impedire che i bambini vengano esposti a contenuti illegali, non etici e potenzialmente pericolosi su Internet o sui social network. Ulteriori compiti saranno affidati all’Associazione dei fornitori di servizi Internet per sensibilizzare i bambini, i giovani e le famiglie ai contenuti illegali su Internet e per informarli sul loro uso sicuro.

I CONTENUTI SARANNO MEMORIZZATI: Tutti i siti di notizie dovranno nascondere i contenuti che pubblicano. La legge mira a prevenire la distruzione o la rimozione arbitraria di contenuti illegali. La decisione di rimuovere il contenuto interesserà tutti i siti e le piattaforme. Non sarà necessario prendere una decisione separata per ciascun sito.

NESSUN SITO SENZA LOGIN: Un sito di notizie non sarà in grado di funzionare senza un tag. Le regole che si applicano a un giornale si applicheranno anche ai siti web di produzione di notizie. Le piattaforme di social media devono essere supervisionate dalla BTK (Autorità per le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni).

I SOCIAL APRIRANNO UFFICI: I social network saranno necessari per aprire un ufficio in Turchia e avere un rappresentante turco. Se il rappresentante è una persona fisica, questa persona deve risiedere in Turchia ed essere cittadino turco.

C’È UNA PENALITÀ PER LA DISINFORMAZIONE IN QUALSIASI PARTE DEL MONDO

Mentre le critiche alla ‘censura’ sono arrivate dall’opposizione riguardo alla proposta approvata dalla Grande Assemblea Nazionale della Turchia, si dice che in molti paesi europei si infliggono pesanti sanzioni alle fake news e alla disinformazione. Pertanto, nell’articolo 27 della legge del 1881 sulla libertà di stampa in Francia, si stabilisce che “Qualsiasi pubblicazione di messaggi infondati, fabbricati, speculativi, fatti in malafede e suscettibili di turbare o turbare la quiete pubblica sarà punita con 1 anno di reclusione e 45.000 euro di multa”. In Italia reati simili sono punibili fino a tre mesi di reclusione. In Austria è prevista una pena di 6 mesi di reclusione e una multa di 306 euro.

Cajetan Longo

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