Il Travel and Tourism Development Report, che conta 90 pagine e molti allegati, distribuito durante il Summit di Davos organizzato dal World Economic Forum (WEF) in Svizzera, è importante per rivelare i vantaggi competitivi globali dei paesi. Il rapporto valuta lo sviluppo turistico di 117 paesi in 17 titoli principali e 112 temi. In merito al rapporto, nella dichiarazione rilasciata a nome del ministro Mehmet Ersoy del Ministero della Cultura e del Turismo, si afferma che la Turchia ha guadagnato quattro posti grazie al TGA, che viene annunciato in ogni occasione.
È vero che la Turchia ha guadagnato quattro posizioni. Inoltre, questo è il periodo in cui la Spagna, il più grande rivale della Turchia nel turismo, ha perso due posizioni. È anche vero che la Turchia è al 45° posto nell’elenco dei 117 paesi dello stesso rapporto.
Siamo saliti di quattro posizioni in classifica rispetto al 2019, ma il nostro punteggio di 4,2 è lo stesso. Non vi è quindi aumento di punti.
La Turchia si è stabilizzata o è migliorata in 50 dei 112 indicatori che compongono l’indice, e ha ristagnato e regredito in 62 indicatori.
Nell’indice di sviluppo turistico, la Turchia è solo in testa alla competitività dei prezzi. Mentre la Spagna è al 90° posto su 117 paesi in questo senso, la Turchia è al 18°.
D’altra parte, quando nel rapporto in questione si fa menzione del turismo, il Giappone, che non è nemmeno tra i primi 10 per visitatori e reddito, che alcuni considerano l’unica misura, è in cima alla lista, anche davanti alla Spagna.
La classifica del Giappone al primo posto non si basa sul numero di turisti e sui ricavi del turismo, ma sulle misure adottate in questo settore durante il periodo della pandemia e sul contributo normativo che ha dato al turismo.
Allo stesso modo, non c’è grande differenza tra i due paesi in termini di visitatori e reddito, come la Spagna è il 3° della lista e la Turchia è il 45°, anche se è separato per un periodo – anche se è per un breve periodo tempo – che la Turchia ha superato per un certo tempo la Spagna a causa della pandemia. .
Nel rapporto, lo sviluppo dei paesi nel turismo; Ciò avviene con l’indice creato sulla valutazione complessiva dei punteggi assegnati separatamente per 112 elementi, tra cui norme giuridiche, legislazione, infrastrutture, risorse naturali, beni culturali, condizioni socio-economiche e sostenibilità, tecnologie della comunicazione e della comunicazione e sostenibilità.
Nel rapporto, il cui motto è “cambiamento”, l’obiettivo di stabilire un futuro sostenibile e sostenibile nel turismo, gli indicatori importanti per il turismo vanno letti con attenzione, non per propaganda volgare, ma per vedere la verità.
Nel rapporto, la Turchia si colloca al 45° posto tra i suoi concorrenti nel Mediterraneo in termini di turismo, Spagna 3°, Italia 10°, Portogallo 16°, Grecia 28° e Arabia Saudita 33° inbound nel settore turistico. e l’autorità responsabile.
Percepire il turismo come unilaterale, fare riferimento solo al numero di turisti e ignorare la strategia e le politiche lascia la Turchia in basso in questa lista.
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