La Germania ha citato in giudizio l’Italia alle Nazioni Unite per i tribunali nazisti sui crimini di guerra che continuano a operare lì.
Nel ricorso alla Corte Internazionale di Giustizia, principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, si rileva che nonostante una decisione del 2012, l’Italia continua ad autorizzare questi casi.
La suddetta decisione del 2012 garantisce l’immunità alla Repubblica federale di Germania in relazione ai crimini commessi durante l’era nazista.
Tuttavia, la Germania ha annunciato che da quest’anno sono stati risolti 25 casi.
In alcuni di questi casi, lo Stato tedesco è stato condannato a pagare un risarcimento.
Nel 2008 la Corte Suprema italiana ha deciso di risarcire le famiglie di 203 persone uccise dai nazisti nel 1944.
Da questo caso di risarcimento di un milione di euro, i due paesi si affrontano su questo fascicolo.
La Germania, nel frattempo, sostiene di aver pagato miliardi di euro di risarcimento dalla fine della guerra nel 1945.
La Germania ha chiesto misure
Il motivo del nuovo deposito del caso all’ONU si basa su una decisione della giustizia italiana del 25 maggio.
Il tribunale deciderà sul sequestro di alcuni immobili demaniali tedeschi a Roma in cambio di un risarcimento.
Tra questi edifici ci sono centri culturali, storici ed educativi.
Potrebbero volerci anni prima che la Corte di giustizia si pronunci sul caso. Tuttavia, fino alla decisione finale, la Germania ha chiesto che si procedesse contro l’eventuale vendita dei suoi beni alla Roma in cambio di un risarcimento.
La Corte internazionale di giustizia, con sede nei Paesi Bassi, si occupa delle questioni legali tra i paesi.
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