Il generale Roberto Vannacci (55), in servizio attivo nell’esercito, è diventato oggetto di controversia nel paese a causa delle sue dichiarazioni sprezzanti su omosessuali, minoranze e immigrati nel suo libro recentemente pubblicato in Italia, ha affermato di non essere stato licenziato, ma la sua posizione era cambiata.
Il generale Vannacci mantiene il suo posto nell’agenda del Paese con le sue dichiarazioni razziste e anti-gay nel suo libro “Le monde à l’envers” pubblicato due settimane fa.
Vannacci, che ha suscitato la reazione dei gruppi sopra citati, soprattutto dell’opposizione, per le espressioni usate nel suo libro, e il ministro della Difesa Guido Crosetto ha aperto un’indagine disciplinare contro di lui, hanno negato le accuse secondo cui il ministro lo avrebbe licenziato nel programma a cui aveva partecipato. Canale 5 dice: “Non sono stato licenziato, è stato cambiato il mio incarico. Ministro. Non ho ricevuto alcuna notifica da Crosetto. Ho letto le sue dichiarazioni sulla stampa”. dice.
Vannacci, in una dichiarazione ad un’altra stazione televisiva la settimana scorsa, ha detto che è rimasto fedele a ciò che ha scritto e che non si tirerà indietro.
Intanto la stampa ha riferito che Vannacci aveva rifiutato l’offerta del movimento politico di estrema destra Forza Nuova di candidarlo alle primarie per il seggio al Senato di Silvio Berlusconi, morto a giugno, e che avrebbe proseguito per la sua strada. come soldato.
Il fatto che il ministro Crosetto, del partito di estrema destra, abbia ordinato a Vannacci di disciplinarsi, ha provocato la reazione degli ambienti di destra.
Continua l’altra polemica su Vannacci e il suo libro, su come il ministro della Difesa Crosetto ha gestito la questione.
L’apertura di un’indagine disciplinare contro Vannacci da parte del ministro della Difesa Crosetto, uno dei fondatori del partito di estrema destra Fratelli d’Italia (FdI), uno dei principali partner della coalizione di governo di destra, ha scatenato le reazioni del suo stesso partito e ambienti di destra.
Giovanni Donzelli, deputato di FDI dello stesso partito di Crosetto, ha sostenuto che le parole di Vannacci non rientrano nel campo della politica e che chiunque nel mondo libero può scrivere quello che pensa.
Anche il vice ministro della Cultura Vittorio Sgarbi ha affermato che è ingiusto che il ministro della Difesa Crosetto abbia aperto un’indagine disciplinare.
Il ministro Crosetto, invece, ha condiviso le critiche rivoltegli dal suo account sulla piattaforma “X”, già Twitter: “Se Vannacci avesse usato l’esatto contrario delle espressioni del suo libro, avrei agito in modo allo stesso modo del Ministro, ha risposto.
Intanto il leader del partito di estrema destra della Lega, vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, ha telefonato al generale Vannacci, oggi al centro dei colloqui.
Sebbene non sia stata fornita alcuna informazione sul contenuto dell’incontro, Salvini ha poi affermato che Vannacci avrebbe dovuto essere processato per le sue azioni mentre prestava servizio nello Stato e che aveva il diritto di scrivere su cose che non hanno nulla a che fare con gli affari di stato.
Il principale partito d’opposizione, il Partito Democratico (PD), ha sostenuto che i diritti del generale non erano abbastanza ampi da privare alcune persone dei diritti civili.
Vannacci, che è stato per un periodo a capo dell’unità d’élite paracadutisti delle forze di terra italiane, ha prestato servizio anche nelle missioni dell’esercito italiano in Iraq e Afghanistan, come addetto alla difesa italiano a Mosca dal 2020 al settembre 2022, quando è stato espulso dopo la inizio della guerra in Ucraina. Vannacci è stato fino a poco tempo fa direttore dell’Istituto di Geografia Militare.
D’altronde, dopo le discussioni su Vannacci e sul suo libro, sui social media è apparso il tag “Io sto con Vannacci”, ed è stato dichiarato che il libro è entrato nella lista dei “best seller” su Internet.