La prima “casa delle bambole gonfiabile” del Paese, inaugurata dieci giorni fa a Torino, è stata chiusa ieri da un'operazione di polizia.
L'azienda LumiDolls ha aperto i battenti a Torino il 3 settembre. Si dichiarò che quello aperto a Torino, dopo Mosca e Barcellona, era il primo “bordello di bambole gonfiabili” in Italia e il terzo nel mondo.
Secondo quanto riportato dalla stampa italiana, la società è stata chiusa ieri con la motivazione che violava le leggi relative ai servizi di affittacamere. È stata sporta denuncia penale contro i proprietari dei locali ed è stata loro inflitta una multa di 3.000 euro per aver affittato illegalmente una stanza.
Si diceva che anche i funzionari della sanità pubblica avrebbero riesaminato le condizioni igieniche della struttura.
Nella filiale torinese della LumiDolls venivano vendute bambole gonfiabili ed era fornito un “servizio bordello” con bambole gonfiabili in 3 stanze.
Si precisa che le camere, affittate a 80 euro per mezz'ora e 100 euro per 1 ora, erano molto richieste e che le prenotazioni erano piene dai primi giorni di apertura della struttura fino a novembre. In compagnia c'erano 8 bambole gonfiabili, di cui un “maschio” e 7 “femmine”.
L'ubicazione dell'azienda, il cui indirizzo è stato tenuto segreto, è stata resa nota solo previa prenotazione. Secondo le informazioni dell'Ansa, tra i clienti che hanno prenotato fin dai primi giorni c'erano uomini e donne single, oltre a coppie.
Sul sito LumiDolls si legge che “qui puoi realizzare tutte le tue fantasie fin nei minimi dettagli”. Il sito afferma inoltre che questo servizio è completamente legale.
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