- Scritto da, Övgü Pinar
- Titolo, Roma
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha annunciato che incontrerà il presidente Recep Tayyip Erdoğan per porre fine all’immigrazione attraverso la rotta balcanica.
Il ministro degli Esteri Tajani, in viaggio a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha rilasciato ai giornalisti italiani le dichiarazioni all’ordine del giorno. Secondo quanto riportato dalla stampa italiana, Tajani ha dichiarato: “Ci incontreremo con il presidente Erdogan e il ministro degli Esteri turco per bloccare la rotta balcanica. Abbiamo bisogno di una visione globale. »
Secondo la stampa, il primo ministro italiano Giorgia Meloni dovrebbe incontrare Erdogan a New York.
Durante la sua visita all’isola italiana di Lampedusa alla fine della scorsa settimana, Meloni ha affermato che è essenziale che le Nazioni Unite siano maggiormente coinvolte nella questione dell’immigrazione.
Il ministro degli Esteri Tajani ha inoltre affermato che il problema dell’immigrazione dall’Africa non può essere risolto solo dall’Italia e dall’Unione Europea (Ue) e ha affermato: “Bisogna coinvolgere anche l’ONU”. Tajani ha affermato che se non si intraprenderà un’azione congiunta l’ondata migratoria aumenterà ancora di più.
I Balcani sono la seconda rotta più attiva
Secondo i dati di Frontex, l’organizzazione europea per la sicurezza delle frontiere, tra le rotte più attive in termini di migrazione verso l’Europa, arriva al primo posto la rotta del Mediterraneo centrale, dal Nord Africa all’Italia, e al secondo posto quella dei Balcani occidentali.
Tra coloro che hanno raggiunto l’Europa attraverso la rotta del Mediterraneo centrale nella prima metà di quest’anno, il maggior numero di cittadini proveniva dalla Costa d’Avorio, dall’Egitto e dalla Guinea. La rotta dei Balcani occidentali è utilizzata principalmente da cittadini siriani, afghani e turchi.
Poiché quest’anno il numero degli immigrati arrivati in Italia dalla rotta del Mediterraneo centrale è quasi raddoppiato rispetto allo scorso anno, l’amministrazione romana ha approvato una nuova serie di misure volte a “contrastare l’immigrazione clandestina”.
Con il pacchetto adottato ieri sera dal Consiglio dei ministri, si prevede che la durata della detenzione nei centri di espulsione per gli immigrati che entrano irregolarmente nel Paese sarà aumentata da sei mesi a 18 mesi. Inoltre, con il sostegno dell’esercito, dovrebbero essere creati nuovi centri di rimpatrio nelle aree scarsamente popolate.
Il primo ministro Giorgia Meloni, leader del partito di estrema destra Fratelli d’Italia (FdI), e i suoi partner di coalizione avevano promesso di porre fine all’immigrazione irregolare prima delle elezioni generali dello scorso anno. Tuttavia, secondo i dati ufficiali, il numero di immigrati arrivati nel paese quest’anno è quasi raddoppiato rispetto allo scorso anno.
Tra il 1° gennaio e il 18 settembre 2023 gli immigrati arrivati in Italia via mare hanno superato i 129mila. Nello stesso periodo dell’anno scorso erano 68mila.
“Specialista di Twitter. Tipico imprenditore. Introverso malvagio. Secchione impenitente della birra.”