Nuove prove sono emerse dalla macinazione di alimenti vegetali in Italia durante il periodo di transizione dai Neanderthal all’Homo sapiens.
Molto prima dell’invenzione dell’agricoltura, le persone sapevano già come trasformare i cereali e altre piante selvatiche in farina alimentare. Ora ci sono nuove prove che le persone lo sapevano molto prima di quanto pensassero gli scienziati.
Il nuovo studio di cinque antiche macine datate da circa 39.000 a 43.000 anni fa mostra che la macinazione per il cibo risale al periodo di transizione tra Neanderthal e Homo sapiens.
“I risultati respingono le prime prove della trasformazione delle piante e della produzione di farina di millenni”, ha affermato il coautore dello studio Julien Riel-Salvatore. dice.
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“Un pestello dal sito di Riparo Bombrini nel nord Italia, su cui io e il mio collega Fabio Negrino lavoriamo da più di 20 anni, mostra che anche i Neanderthal hanno adottato questo comportamento, che, a nostra conoscenza, è completamente nuovo. È una vera scoperta. »
Il periodo di transizione da Neanderthal a Homo sapiens è definito dalla coesistenza di tecno-complessi Musteriano superiore (Neanderthal), Uluzziano e Proto-Aurignaziano (Homo sapiens) nel nord-ovest e nel sud-ovest dell’Italia odierna.
Le macine provengono da due siti paleolitici distanti circa 1000 km sul versante tirrenico della penisola: Riparo Bombrini presso il sito archeologico dei Balzi Rossi in Liguria e Grotta di Castelcivita ai piedi del massiccio degli Alburni in Campania.
Sulla superficie delle macine dei due siti sono stati rinvenuti granuli di amido di diversa morfologia, a testimonianza dell’utilizzo di diverse piante, tra cui cereali selvatici, da parte delle popolazioni allora presenti in queste zone.
diffusione delle informazioni
L’evidenza di pratiche di macinazione simili nei due contesti mostra come certe conoscenze tecnologiche e abitudini alimentari siano comuni a entrambe le popolazioni, forse come retaggio già esistente in due diverse tradizioni culturali, o forse come successivo effettivo contatto tra i due gruppi.
La macina dei livelli musteriani di Riparo Bombrini è il primo esempio europeo di lavorazione e trasformazione di prodotti vegetali in Europa e dimostra che i Neanderthal si dedicavano a questa pratica.
Due pestelli dai livelli proto-aurignaziani del sito mostrano che gli esseri umani moderni che abitavano l’area meno di mille anni dopo fecero lo stesso.
Le due macine rinvenute alla base e alla sommità dello strato protoaurignaziano della grotta di Castelcivita non solo hanno una morfologia simile, ma presentano anche deliberate modifiche per renderle più funzionali.
Riel-Salvatore afferma: “La trasformazione del grano in farina è un’innovazione importante perché questa pratica consentiva ai raccoglitori del Paleolitico di immagazzinare e trasportare il cibo più facilmente. Documentare questo comportamento tanto tempo fa cambia davvero il modo in cui pensiamo a come vivevano queste persone molto attive. dice.
Università di Montréal. 29 giugno 2023.
Articolo: Lippi, MM, Aranguren, B., Arrighi, S., Attolini, D., Benazzi, S., Boschin, F., … & Revedin, A. (2023). Nuove prove di trasformazione di alimenti vegetali in Italia prima di 40ka. Riviste scientifiche quaternarie, 312, 108161.
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