I leader dei partiti hanno votato alle elezioni italiane. Il momento del voto dell’ex premier Berlusconi è stato segnato dalla protesta di un’attivista delle Femen.
Saranno circa 51 milioni gli elettori che si recheranno alle urne in una delle elezioni più incerte della storia italiana. A causa dei cambiamenti nelle procedure di voto, le lunghe code fuori dai seggi elettorali hanno costretto alcuni elettori ad abbandonare il voto e a tornare a casa.
I leader del partito erano tra coloro che sono venuti a votare. Il leader della coalizione di Forza Italia ed ex primo ministro italiano Silvio Berlusconi, che dovrebbe ricevere il maggior numero di voti alle elezioni, ha espresso il suo voto a Milano. Mentre il politico veterano consegnava la sua scheda elettorale, un attivista delle Femen si è avvicinato al tavolo e ha detto: “Il tuo tempo è scaduto Berlusconi” Egli gridò.
Non è possibile che il politico, bandito dalle elezioni del 2013 per frode fiscale e oggetto di accuse di molestie, venga eletto prima del 2019. È per questo motivo che è stato annunciato che se vincesse la coalizione Forza Italia alle elezioni, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, verrebbe nominato primo ministro.
Ha votato, invece, anche Luigi Di Maio, 31 anni, leader del Movimento Cinque Stelle, fondato nel 2009 e destinato a ricevere un gran numero di voti alle elezioni. Il giovane leader del movimento, che difficilmente salirà al potere da solo, ha detto che potrebbe essere aperto a possibili alleanze.
Ha votato anche Matteo Renzi, leader del Partito Democratico, altro partito importante alle elezioni. Renzi, che si è dimesso da primo ministro nel 2014 dopo essere stato sconfitto nel referendum sulla riforma costituzionale del 2016, intende avere nuovamente voce in capitolo nella politica italiana con queste elezioni.
Gli analisti politici affermano che i risultati elettorali potrebbero portare il Paese all’instabilità. È possibile che i tre partiti principali otterranno quasi il 30% dei voti e che nessuno di loro riuscirà a formare un governo da solo.
Anche la continua incertezza in Italia, la terza economia più grande dei 19 paesi della zona euro, potrebbe tenere lontani gli investitori.
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