I calciatori italiani non potranno più indossare la maglia numero 88

Grazie all’iniziativa congiunta del governo italiano e della Federcalcio italiana, i calciatori in Italia non potranno più indossare la maglia numero 88, che è un significato antisemita nascosto tra i neonazisti.

Poiché la lettera 88 “h” è l’ottava lettera dell’alfabeto in lingue latine come inglese, italiano e tedesco, è usata dai neonazisti come simbolo antisemita segreto che significa “Heil Hitler”. A marzo, un tifoso della SS Lazio, club della Roma, è stato bandito a vita dalle partite della squadra per aver indossato una maglietta con il numero 88 e il nome “Hitlerson”, che significa “Hitlerol”.

In base alle nuove misure, gli arbitri potranno interrompere la partita se sentono cori antisemiti o vengono a conoscenza di comportamenti antisemiti sugli spalti. Poiché tale comportamento è comune negli stadi di calcio in Europa, le squadre e le leghe di calcio in Germania e in Inghilterra hanno recentemente adottato misure per porre fine all’antisemitismo e proteggere i tifosi ebrei.

La nuova iniziativa include anche una serie di linee guida etiche coerenti con i principi dell’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), l’associazione globale con sede in Svezia che lavora per migliorare la consapevolezza e l’educazione all’Olocausto.

Secondo l’Associated Press, il ministro del Lavoro italiano ha descritto la nuova decisione come “una risposta adeguata ed efficace all’intollerabile pregiudizio che troppo spesso si è diffuso nei nostri stadi”.

Secondo Sports Illustrated, due giocatori indossano attualmente la maglia numero 88 nella massima serie italiana, la Serie A; si tratta di Toma Bašić della Lazio e Mario Pašalić dell’Atalanta.

Noemi Bonucci

"Specialista di Twitter. Tipico imprenditore. Introverso malvagio. Secchione impenitente della birra."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *