Due ricercatori che stavano sviluppando un veicolo ibrido sono morti dopo un’esplosione durante un test drive

I ricercatori stavano lavorando al progetto Life-Save, che mira a convertire le auto con motori a combustione interna convenzionali in veicoli ibridi che funzionano almeno in parte con l’energia solare.

Maria Vittoria Prati e Fulvio Filace, stagista scientifico e ingegnere presso il Consiglio nazionale delle ricerche italiano, sono stati rapidamente ricoverati in ospedale con gravi ustioni dopo che il prototipo è esploso a Napoli, nel sud Italia, venerdì scorso.

Prati, 66 anni, è morto lunedì per complicazioni dovute a ustioni di terzo grado, mentre Filace, 25 anni, è deceduto durante la notte, secondo un portavoce dell’ospedale Cardarelli di Napoli.

Il portavoce Pietro Rinaldi ha detto a Reuters che Prati e Filace erano stati ricoverati in “gravissime condizioni” ma che “vista la sua giovane età” c’erano “più speranze” di salvare Filace. Rinaldi ha aggiunto:

Ma non era abbastanza

I due stavano testando una Volkswagen Polo modificata dotata di una nuova tecnologia che avrebbe permesso ai conducenti di convertire le loro vecchie auto in veicoli elettrici a energia solare.

La Procura sta cercando di accertare la causa dell’esplosione, ma l’inchiesta non ha sospetti specifici a cui si rivolgano attualmente, ha riferito l’agenzia di stampa ANSA.

Esprimendo “grande shock e tristezza” per le morti, il consiglio delle ricerche ha aggiunto di aver avviato un audit interno e di aver collaborato alle indagini.

Il consiglio delle ricerche ha reso omaggio a Prati, “brillante ricercatore” ed “esperto nello studio delle emissioni e nell’utilizzo di combustibili alternativi”.

eProInn, filiale dell’Università di Salerno nel sud Italia e leader del progetto Life-Save, sta lavorando per dotare le auto convenzionali di sospensioni parzialmente solari.

L’idea brevettata dell’azienda era quella di dotare i veicoli da costruzione standard di pannelli solari montati sul tetto e sul cofano e motori elettrici aggiuntivi caricati a batteria.

Finanziato dal programma LIFE della Commissione europea, il progetto ha ricevuto finanziamenti per circa 1,8 milioni di euro dal 2017. Secondo quanto riferito, il sito web del progetto è stato rimosso dopo l’incidente di venerdì.

L’indipendente

Cajetan Longo

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