Ricordando che i siriani sono scesi in piazza 11 anni fa per chiedere libertà, riforme politiche e un governo rispettoso dei diritti umani, si è detto che il regime di Assad ha risposto a queste richieste con un brutale attacco al suo stesso popolo che è continuato fino ad oggi.
Sottolineando che il regime siriano ei suoi sostenitori sono responsabili della morte e della sofferenza di così tante persone in questo processo, la dichiarazione afferma che è tempo che Assad metta fine ai suoi brutali attacchi contro il suo popolo.
CRITICO PER LA RUSSIA
Ricordando che l’anniversario della guerra ha coinciso con l’attacco della Russia all’Ucraina, la dichiarazione ha richiamato l’attenzione sulla distruzione causata dalle azioni della Russia in queste due guerre.
Sottolineando che la situazione economica e umanitaria è deplorevole dopo oltre dieci anni di conflitto, la dichiarazione rileva che milioni di rifugiati siriani ospitati dai paesi vicini, così come gli sfollati interni, non sono ancora in grado di tornare a casa. Nazioni. norme (ONU).
Ricordando la risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la dichiarazione chiedeva un cessate il fuoco a livello nazionale e chiedeva l’immediato rilascio di tutte le persone detenute arbitrariamente e chiarimenti sul destino e sul luogo in cui si trovavano le persone scomparse.
LO SFORZO DI NORMALIZZAZIONE NON È SOSTENUTO DAL REGIME ASSAD
Nella dichiarazione, è stato sottolineato che fino a quando i 5 paesi non sosterranno gli sforzi per normalizzare le relazioni con il regime di Assad e non ci saranno progressi verso una soluzione politica in Siria, la normalizzazione con l’attuale regime non sarà minata e le sanzioni non saranno revocate.
Nella dichiarazione, si afferma che l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) ha già confermato la responsabilità del regime di Assad in numerosi attacchi con armi chimiche contro il popolo siriano e che i responsabili dovrebbero essere ritenuti responsabili.
La dichiarazione chiedeva la partecipazione di tutte le parti, compreso il regime siriano, alla riunione del Comitato costituzionale siriano che si terrà a Ginevra, in Svizzera, il 21 marzo.
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