- Scritto da, Övgü Pinar
- Titolo, Roma
Le misure restrittive attuate per 70 giorni contro il coronavirus in Italia sono oggi notevolmente allentate.
Hanno riaperto ristoranti, negozi, parrucchieri, musei; I cittadini godono della libertà di movimento all’interno del proprio territorio.
In Italia, il primo Paese in Europa in cui è stata osservata l’epidemia di coronavirus, le misure restrittive hanno iniziato ad essere attuate a livello nazionale dal 10 marzo.
Tutte le attività commerciali che fornivano servizi diversi da quelli di prima necessità sono state chiuse e la libertà di movimento dei cittadini è stata fortemente limitata.
Le persone potevano uscire solo se necessarie, come lavoro o salute, e praticare sport senza uscire di casa.
Il 4 maggio queste misure sono state parzialmente allentate ed è iniziata la “fase di convivenza con il virus”, chiamata “fase 2” della crisi sanitaria.
In questa data iniziarono a funzionare i settori produttivo ed edilizio, furono aperti i parchi ai cittadini e fu consentito a ristoranti e caffè di offrire servizi di asporto.
Il fatto che l’allentamento delle misure del 4 maggio non abbia portato ad un aumento dei casi e dei decessi per coronavirus ha permesso di allentare ulteriormente le misure a partire da oggi.
Con il decreto firmato ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte le restrizioni ora vengono ulteriormente allentate.
Da oggi possono aprire ristoranti, caffè, bar, negozi, parrucchieri, musei e spiagge. La circolazione delle persone sarà libera anche all’interno della regione in cui vivono.
Le scuole del Paese, chiuse dall’inizio di marzo, non dovrebbero riaprire prima di settembre.
Non è stata ancora stabilita la data di inizio delle competizioni sportive, comprese le partite di Serie A.
‘2. “transizione completa alla fase successiva”
La stampa italiana scrive che oggi il Paese “riaprirà”. Il quotidiano La Repubblica ha pubblicato oggi il titolo “Fine della quarantena”.
Il premier Conte ha anche affermato che da oggi “la fase 2 è entrata pienamente” e il Paese “ha iniziato ad agire”.
Conte ha inoltre invitato i cittadini a prestare attenzione e a continuare a rispettare le norme di sicurezza.
Tali norme di igiene e sicurezza prevedono l’obbligo di mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone.
L’uso delle mascherine sarà obbligatorio negli spazi pubblici al chiuso e sui trasporti pubblici dove non è possibile il distanziamento sicuro.
In Italia in precedenza era all’ordine del giorno mantenere una distanza di sicurezza di 2 metri tra le persone in attività come i ristoranti, ma sono stati avvertiti che molte attività commerciali non avevano la possibilità di mantenere questa distanza e non potevano aprire in queste condizioni.
Secondo i dati diffusi ieri in Italia, nell’ultima giornata ci sono stati 145 decessi e 675 nuovi casi. Il bilancio delle vittime giornaliero annunciato ieri è il più basso registrato dal 9 marzo e l’aumento dei casi è il più basso registrato dal 4 marzo.
Al culmine dell’epidemia, a fine marzo, il numero dei decessi giornalieri ha superato i 900 e il numero dei casi ha superato i 6mila. Il numero totale di decessi nel Paese ha raggiunto 31mila 908 e il numero totale di casi ha raggiunto 225mila 435.
Le attività che apriranno in Italia da oggi e alcune delle regole che verranno applicate sono:
Ristoranti, caffè, bar: Da oggi queste attività potranno essere aperte purché rispettino le norme igienico-sanitarie. Le informazioni dei clienti che effettuano prenotazioni presso i ristoranti verranno registrate per 2 settimane. Non verrà applicato il sistema del buffet aperto.
Sarà obbligatorio mantenere la distanza di 1 metro tra clienti e dipendenti. I dipendenti indosseranno mascherine e i clienti dovranno indossare mascherine quando si alzano dal tavolo.
Parrucchieri, centri estetici: Possono fornire il servizio su prenotazione. Tra le persone sarà mantenuta la distanza di almeno 1 metro. Sarà obbligatorio lavarsi i capelli prima di procedure come il taglio. Le informazioni sui clienti verranno conservate registrate per 2 settimane.
spiagge: Sarà obbligatorio il rispetto della distanza di sicurezza tra le persone e le sdraio. In caso di cambio utente le sdraio verranno disinfettate. Sulle spiagge non saranno ammessi giochi di squadra come pallavolo o calcio.
negozi al dettaglio: Anche nei negozi vale la regola della distanza di 1 metro tra dipendenti e clienti. I clienti non potranno restare nel negozio “oltre il tempo necessario all’acquisto dei capi”.
luoghi di culto: I luoghi religiosi come chiese, moschee e sinagoghe saranno aperti al culto di massa, a condizione che siano rispettate regole come la distanza di sicurezza. Tuttavia, alcune moschee e moschee, tra cui la Grande Moschea di Roma, hanno posticipato le loro date di apertura perché non potevano rispettare questi protocolli di sicurezza sanitaria nelle condizioni attuali.
Viaggio: Da oggi i cittadini potranno viaggiare all’interno della propria regione. Anche se resta il divieto di assembramenti nei luoghi pubblici, le persone potranno incontrare chi vogliono, purché rispettino regole come il distanziamento di sicurezza. I viaggi interregionali e internazionali dovrebbero iniziare il 3 giugno. Secondo il decreto della Presidenza del Consiglio i viaggi con i Paesi europei saranno gratuiti dal 3 giugno.
Differenze tra regioni
Spetta alle amministrazioni delle 20 regioni italiane determinare le regole e le date da applicare in questa fase. Alcune regioni, tra cui Campania e Piemonte, hanno annunciato che adotteranno pratiche diverse in date diverse.
Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, con capoluogo Napoli, ha dichiarato: “Lunedì mattina non apriremo né ristoranti né bar”.
Anche il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha affermato che chiunque esca dalla propria abitazione nell’isola dovrà indossare la mascherina.
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