Annunciando il rilancio di ChatGPT in Italia, OpenAI ha apportato modifiche in conformità con i requisiti dei regolatori italiani. annuncio. ChatGPT, accusato dal Garante per la protezione dei dati personali (GPDP) di aver raccolto illegalmente i dati degli utenti e di non aver impedito ai minori di accedere a contenuti inappropriati, è stato chiuso nel Paese. OpenAI ha avuto 20 giorni di tempo per risolvere questi problemi e l’azienda è stata in grado di offrire nuovamente il servizio ChatGPT ai propri utenti in Italia prendendo le disposizioni necessarie durante questo periodo.
Tra le modifiche c’è un nuovo modulo che gli utenti dell’Unione Europea possono richiedere per cancellare i propri dati personali ai sensi del Regolamento generale europeo sulla protezione dei dati (GDPR). Inoltre, l’età degli utenti in Italia sarà verificata in fase di sottoscrizione, e OpenAI ha pubblicato un articolo dell’Help Center che spiega come ChatGPT raccoglie le informazioni personali, incluso come contattare il responsabile della protezione dei dati conforme al GDPR.
In un comunicato diffuso dall’APaccoglie con favore le misure attuate da OpenAI e ha esortato l’azienda ad adeguarsi ai cambiamenti nella verifica dell’età e a una campagna pubblicitaria che informerà gli italiani di rinunciare alla raccolta dei dati.
Ad oggi, non vi è alcuna indicazione che questi cambiamenti alterino in modo significativo il funzionamento di ChatGPT in Italia. Tuttavia, OpenAI dovrà affrontare più sfide in futuro. Spagna, Canada e altri paesi stanno esaminando o prendendo in considerazione metodi di raccolta dei dati di addestramento per il modello linguistico esteso e le informazioni che esso fornisce agli utenti. I legislatori europei stanno promuovendo la legge sull’IA, che potrebbe imporre requisiti aggiuntivi a società come OpenAI. Ciò potrebbe comportare potenziali aggiustamenti che potrebbero includere nuove divulgazioni di informazioni sostanziali.
OpenAI sottolinea che dopo il rilancio di ChatGPT, continuerà a collaborare con le autorità di regolamentazione italiane e si concentrerà sulla protezione dei diritti alla privacy degli utenti.
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