Con il decreto firmato dal ministro per la Trasformazione ecologica, da fine settembre verranno presi una serie di misure per prepararsi allo “scenario peggiore”. In questo contesto, il riscaldamento centralizzato sarà limitato ad eccezione degli stabilimenti sensibili come gli ospedali. Iniziando il periodo di riscaldamento con 8 giorni di ritardo rispetto al normale e terminando con 7 giorni di anticipo, si realizzeranno 15 giorni di risparmio. Inoltre, i radiatori lavoreranno a una temperatura inferiore di 1 grado e per un’ora in meno al giorno.
Il governo italiano punta a risparmiare 5,3 miliardi di metri cubi di gas attraverso queste misure.
Oltre a queste misure obbligatorie, si prevede di aumentare ulteriormente il risparmio energetico attraverso campagne di sensibilizzazione tra i cittadini. Le richieste verranno avanzate dal pubblico, come fare docce più brevi con acqua di qualità inferiore, scollegare i dispositivi elettronici che non utilizzano e far funzionare lavatrici e lavastoviglie solo quando sono piene.
“Sarebbe opportuno adottare ora misure per limitare il consumo nazionale di gas, al fine di ridurre i rischi posti dalla possibilità di un taglio totale dei flussi energetici dalla Russia durante il prossimo inverno, e soddisfare le richieste dell’Europa di ridurre i consumi energetici”, ha detto il ministero nella sua decisione.
‘ACCORDO DI GIUSTIZIA’
Il ministro per la Trasformazione ecologica Roberto Cingolani si è detto fiducioso che gli italiani faranno “piccoli sacrifici per una giusta causa”. Cingolani, in un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera in merito al nuovo pacchetto di misure, ha affermato: «Il nostro piano non è crudele, non impone grandi sacrifici. “Gli italiani sono un popolo molto forte, hanno capito l’importanza dei disagi causati da una guerra crudele”, ha detto.
Il ministro Cingolani ha anche affermato che l’Italia si libererà della dipendenza dal gas dalla Russia entro la fine del 2024.
L’Italia, che è tra i primi paesi in Europa in termini di importazioni di energia dalla Russia, ha iniziato ad adottare misure per ridurre tale importazione dopo l’occupazione dell’Ucraina. Il primo ministro Mario Draghi ha annunciato che mentre l’anno scorso il 40% delle importazioni di gas proveniva dalla Russia, questo tasso era stato ridotto al 25% entro luglio 2022. Secondo la stampa italiana, questo tasso era sceso al 18%.
Per sbarazzarsi della dipendenza dal gas russo, il governo italiano ha cercato fornitori alternativi e aumentato i suoi acquisti da altri paesi, in particolare l’Algeria.
Fonte: BBC News inglese
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