Il venditore nigeriano Alika Ogorchukwu, 39 anni, è stato aggredito ieri pomeriggio mentre vendeva nell’area di Civitanova Marche, 40 chilometri a sud est di Macerata, in Italia. Il capo della polizia Matteo Luconi ha detto che l’aggressore, Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, 32 anni, è stato arrestato. Nel video condiviso sui social si è visto che l’attaccante Ferlazzo ha prima aggredito Ogorchukwu, che camminava con le stampelle a causa del suo precedente incidente, con una stampella, è caduto su di lui e si è battuto con la testa contro il suolo.
Sebbene l’aggressore abbia affermato nella sua prima dichiarazione di aver attaccato Ogorchukwu per aver insultato la sua ragazza, le indagini non hanno confermato questa affermazione. Secondo i media, Ogorchukwu è stato aggredito da Ferlazzo quando “persistentemente” voleva vendere qualcosa.
L’affermazione che le persone intorno non sono intervenute durante l’attacco, che è durato circa 4 minuti, e che hanno appena filmato l’incidente, ha suscitato tante reazioni quante l’omicidio stesso.
Il presidente del Partito Democratico di sinistra Enrico Letta ha reagito all’evento sul suo account sui social media dicendo: “L’attacco ad Alika Ogorchukwu ci ha sconvolto. Questa è una brutalità senza precedenti. L’indifferenza di chi lo circonda non può giustificare nulla.
STAMPA ITALIANA
Sulla stampa è stata presentata l’opinione che l’omicidio fosse stato commesso con motivazioni razziste e l’indifferenza dell’entourage. È stato anche evidenziato nelle notizie che i partiti di estrema destra hanno utilizzato l’anti-immigrazione come materiale elettorale in vista delle elezioni anticipate che si terranno il 25 settembre.
I giornali hanno anche ricordato l’attacco razzista a un italiano nelle Marche poche settimane prima delle elezioni legislative del 2018. Nel febbraio 2018, un italiano di nome Luca Traini ha sparato e ferito 6 persone di origine africana che ha visto per strada. È stato rivelato che Luca Traini, che ha fatto il saluto fascista e aveva in casa i simboli nazisti, era candidato alle elezioni amministrative per la Lega di estrema destra l’anno precedente.
Dopo l’omicidio commesso a Civitanova Marche venerdì scorso, sono stati lanciati appelli ai partiti della Lega e di Fratelli d’Italia, che hanno utilizzato l’anti-immigrazione nella loro campagna elettorale. Il leader della Lega Matteo Salvini e il leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sono stati criticati per aver creato un’atmosfera di odio identificando gli immigrati con problemi di sicurezza.
Corrado Formigli, noto conduttore televisivo che ha partecipato a queste chiamate, ha dichiarato: “A Civitanova Marche un disabile nigeriano è stato picchiato a morte da un italiano. Attendiamo messaggi di condanna da Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
“NON HA A CHE FARE CON IL RAZZISMO”
Salvini e Meloni, invece, hanno affermato nei loro post sui social che l’assassino dovrebbe essere punito. Inoltre, ha detto Salvini, “la sicurezza deve tornare ad essere un diritto”.
Libero, uno dei giornali di destra vicini a Salvini e Meloni, ha pubblicato anche un titolo sostenendo che l’incidente non era legato al razzismo, ma che l’attaccante aveva problemi psicologici. “La sinistra approfitta di questo incidente per accusare Salvini e Meloni di razzismo, ma questo non ha nulla a che fare con il razzismo”, scrive il Libero.
Don Vinicio Albanesi, religioso che ha fondato una fondazione che lavora con gli immigrati nelle Marche, ha spiegato il razzismo riscontrato nella regione in un’intervista a La Repubblica: “In questa regione gli stranieri, i neri, non sono accettati solo se c’è un bisogno di manodopera. Siamo bloccati in una cultura di villaggio che disprezza i non bianchi e i non nativi. Anche quando un prete nero guida un servizio, ci sono persone che vengono da me e si lamentano”.
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