Invito ad accordi bilaterali da parte dei sindacati in Turchia e in Italia

PARETE – La Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) e la Confederazione Sindacale Rivoluzionaria Turca (DİSK) hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in merito agli accordi firmati tra Italia e Turchia.

DİSK e CGIL hanno sottolineato che i diritti dei lavoratori e le libertà sindacali dovrebbero essere rafforzati per sviluppare le relazioni tra i due Paesi. I sindacati hanno esortato i governi turco e italiano a rispettare i diritti degli immigrati ea sviluppare mezzi pacifici.

Nella dichiarazione congiunta, è stato ricordato che, mentre si cerca di sviluppare il commercio, devono essere presi in considerazione i diritti democratici come i diritti dei lavoratori e la libertà di espressione e che i lavoratori in Turchia devono essere inclusi negli organi di rappresentanza europea.

Nella dichiarazione congiunta di DİSK e CGIL, “Pur promuovendo e sostenendo i mercati rilevanti negli accordi tra i due Paesi, non si fa menzione del rispetto e della promozione dei diritti e delle libertà umani, compresi i diritti fondamentali del lavoro e la libertà di associazione. “L’obiettivo di aumentare il commercio tra i due paesi; È significativo se è legato all’aumento dell’occupazione attraverso il miglioramento della sicurezza sociale, della sicurezza del lavoro, della salute e sicurezza sul lavoro e della democrazia, nonché al rafforzamento della contrattazione collettiva nei due paesi.

“Nel contesto del desiderio della Turchia di rafforzare le speranze europee, queste dovrebbero basarsi sull’obiettivo comune di promuovere la giustizia sociale, i diritti civili, la libertà di espressione, il dialogo sociale e il lavoro dignitoso. “, si legge nel comunicato.

Nel comunicato che chiede l’inclusione dei lavoratori turchi negli organi di rappresentanza europei, è stato lanciato anche un appello sui diritti degli immigrati.

Nella dichiarazione sono state incluse le seguenti affermazioni: Chiediamo inoltre che vengano fatti mezzi e tentativi per l’inclusione dei lavoratori in Turchia negli organismi di rappresentanza europei come i Comitati aziendali europei (CAE). In questo modo possiamo rafforzare la condivisione delle esperienze sindacali e la cooperazione a livello europeo. Riteniamo inoltre essenziale nell’accordo di cooperazione tra Italia e Turchia che ci sia un impegno reciproco tra i due Stati al pieno rispetto dei diritti umani e del pieno rispetto dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati, indipendentemente dal loro Paese di origine.

Durante il Vertice Intergovernativo del 5 luglio tra il Presidente turco Tayyip Erdogan e il Primo Ministro italiano Mario Draghi sono stati firmati 9 accordi. È stato chiarito che in base all’accordo era previsto un volume commerciale di 30 miliardi di dollari. (NOTIZIE ESTERNE)

Berengar Insigne

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