Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha rilasciato una dichiarazione scritta a seguito della riunione straordinaria tenutasi oggi.
“Il Pandemic Urgent Purchase Board ha deciso di essere flessibile nel reinvestire gli acquisti di attività nel portafoglio del programma (PEPP) per preservare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria”, si legge nella nota.
“La pandemia ha lasciato vulnerabilità permanenti nell’economia dell’area dell’euro che contribuiscono alla trasmissione squilibrata della normalizzazione della politica monetaria”, afferma la dichiarazione, indicando che dal dicembre 2021, quando è stato avviato il processo di graduale normalizzazione della politica monetaria, il Consiglio dei governatori si è impegnato agire contro i rischi di frammentazione e disintegrazione.
Il Consiglio direttivo della BCE ha inoltre incaricato i comitati dell’Eurosistema di accelerare lo sviluppo di un nuovo strumento anti-frammentazione e anti-segregazione, in collaborazione con i servizi della BCE.
Giovedì scorso, la BCE ha annunciato che prevede di aumentare i tassi di interesse nelle riunioni di luglio e agosto per contenere l’aumento dell’inflazione. Oltre a questa affermazione, c’è stato un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato dell’Eurozona. Le vendite di obbligazioni sono arrivate dopo che la BCE non ha rivelato un piano per sostenere paesi debitori come Italia, Spagna e Grecia.
TORNA DA 8 ANNI DI VERTICE
Mentre il rendimento del titolo del Tesoro italiano a 10 anni ha toccato ieri il massimo da 8 anni del 4,27%, oggi è sceso al 4% dopo l’annuncio della BCE. Allo stesso modo, il rendimento del titolo del Tesoro spagnolo a 10 anni è sceso dal 3,04% al 2,89%, mentre quello del titolo greco a 10 anni è sceso dal 4,72% al 4,28%.
DIFFERENZA AUMENTATA A 250 PUNTI BASE
Dopo il rialzo di ieri, il differenziale di rendimento tra i tassi dei titoli a 10 anni in Germania e in Italia è salito a 250 punti base. Questa distinzione è attentamente monitorata dai mercati per la salute dell’economia dell’Eurozona. Sebbene non vi sia una cifra chiara sulla differenza, una differenza compresa tra 100 e 150 punti base è considerata normale.
Dopo l’annuncio della BCE, la differenza nei rendimenti obbligazionari è scesa a 200 punti base al primo momento.