In una dichiarazione congiunta di quattro ministri sull’argomento: “Noi, come ministri degli Esteri di Inghilterra, Francia, Germania e Italia, sosteniamo fermamente gli sforzi di mediazione portati avanti da Stati Uniti, Egitto e Qatar per raggiungere un accordo su un cessate il fuoco furono usate le espressioni accordo e liberazione dei prigionieri.
La dichiarazione accoglie con favore l’atteggiamento costruttivo adottato finora e afferma che la notizia che gli studi tecnici proseguiranno e che gli alti funzionari si incontreranno per finalizzare l’accordo è positiva.
Nella dichiarazione, che invita tutte le parti a partecipare al processo, “sottolineiamo l’importanza di evitare azioni che rischino di aumentare le tensioni in modo tale da compromettere la possibilità di pace nella regione”. sono state incluse le dichiarazioni.
SCAMBIO DI POTERI E ASSEGNAZIONE DEI NEGOZIATI A DOHA
Giovedì e venerdì si sono svolti i negoziati a Doha, capitale del Qatar, volti allo scambio di prigionieri e al raggiungimento di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza tra Israele e Hamas.
Stati Uniti, Egitto e Qatar hanno rilasciato una dichiarazione congiunta sui negoziati per il cessate il fuoco a Doha e hanno annunciato che i negoziati si svolgono in un “ambiente serio e costruttivo” e che è stato deciso di proseguire i negoziati al Cairo la prossima settimana.
Ai negoziati hanno partecipato delegazioni guidate dal primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdurrahman Al Thani, dal direttore della Central Intelligence Agency degli Stati Uniti Bill Burns, dal direttore dell’intelligence egiziana Abbas Kamil e dal direttore del Mossad David Barnea.
Hamas ha osservato che le questioni concordate nella proposta annunciata dal presidente americano Biden il 2 luglio non sono state incluse nell’esito dei negoziati di Doha.
Secondo le informazioni ricevute da fonti palestinesi, i risultati dell’incontro di Doha non contengono articoli sul corridoio Netzarim, che divide Gaza in due, né sul corridoio di Filadelfia, che confina con la Striscia di Gaza e l’Egitto.
Anche Sami Abu Zuhri, uno degli amministratori di Hamas, ha affermato che gli Stati Uniti stanno cercando di creare un'”atmosfera immaginaria positiva” e ha sottolineato che non hanno intenzione di fermare gli attacchi a Gaza e stanno cercando di guadagnare tempo.
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