Durante il vertice di pace in Ucraina di ieri ospitato dalla Svizzera, il presidente francese Emmanuel Macron ha sottolineato che la pace in Ucraina non può essere “una capitolazione” per il Paese.

Macron ha dichiarato: “Siamo tutti determinati a costruire una pace duratura. Come molti di voi dicono, tale pace non può significare la capitolazione dell’Ucraina. C’è un aggressore e una vittima”.

“Questa guerra è un problema globale”, ha detto Macron, facendo eco alle parole di molti altri leader.

Più di 50 capi di Stato e di governo partecipano al vertice di due giorni, che mira a tracciare un percorso verso la pace in Ucraina.

“Nessuno in questa sala è in guerra con la Russia, ma tutti vogliono una pace duratura, una pace che rispetti le regole internazionali e ripristini la sovranità dell’Ucraina”, ha detto il presidente francese ai leader.

Sottolineando che una delle priorità del vertice è quella di “mettere in sicurezza la situazione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhia”, Macron ha respinto “qualsiasi compiacenza riguardo agli attacchi agli impianti in Ucraina”.

“Penso che sia molto importante aumentare la pressione sulla parte russa per raggiungere un cessate il fuoco”, ha affermato Macron, suggerendo che “tutti dovremmo anche creare un meccanismo di monitoraggio per espandere la cerchia dei paesi che partecipano ai nostri sforzi.

Affermando che ciò “eviterebbe una grande divisione nel mondo e impedirebbe uno spostamento verso altre iniziative”, Macron ha osservato che non c’è “competizione” tra le diverse proposte di pace in Ucraina.

“Si tratta di sviluppare quelle che dovrebbero essere una serie di richieste fondamentali da parte della comunità internazionale che possiamo presentare alla Russia”, ha detto Macron.

Si prevede che i gruppi di lavoro del vertice di oggi affronteranno tre questioni: sicurezza nucleare, libertà di navigazione, sicurezza alimentare e questioni umanitarie, in particolare la sorte dei bambini ucraini deportati in Russia.