La crisi di governo in Italia si complica di giorno in giorno invece di risolversi.
Infine, si dice che l’economista Carlo Cottarelli, responsabile della formazione del governo lunedì scorso, potrebbe essere reintegrato, che le elezioni anticipate potrebbero aver luogo a luglio o agosto, e addirittura che il governo Movimento 5 Stelle-Lega, che sarebbe stato messo a parte, potrebbe ritornare all’ordine del giorno.
Il candidato primo ministro Giuseppe Conte ha gettato la spugna dopo che il presidente Sergio Mattarella si è opposto al candidato ministro dell’Economia anti-euro della coalizione populista e questi partiti non si sono tirati indietro.
Tuttavia, questa opzione di coalizione, che si pensava fosse stata abbandonata domenica scorsa quando Conte ha consegnato il suo mandato per formare un governo, è stata rimessa all’ordine del giorno alla luce dei recenti sviluppi.
L’economista Carlo Cottarelli, al quale il presidente Mattarella ha affidato il compito di formare un governo ad interim dopo Conte, avrebbe presentato ieri al presidente la lista dei ministri.
Tuttavia, dopo un breve incontro alla presidenza, Cottarelli è “scappato” dalla porta di servizio senza comparire davanti alla stampa.
Da quel momento in poi, si è cominciato a dire che Cottarelli, incaricato di formare un governo neutrale fino alle elezioni anticipate all’inizio del 2019, era nei guai.
Si sostiene che Cottarelli abbia difficoltà a trovare persone che accettino di far parte di un governo tecnico che dovrebbe durare alcuni mesi e che gli garantirà una dura opposizione, e che lascino per questo scopo i loro posti di comando.
Non sembra possibile che il governo Cottarelli ottenga la fiducia del Parlamento. Anzi, c’è chi prevede che non ci sarà nemmeno un voto positivo al Senato.
C’è stata una brusca inversione di rotta ieri sera dopo la notizia che Cottarelli era in difficoltà.
La coalizione Lega 5 Stelle, considerata “morta e sepolta” a causa del veto del presidente Mattarella sui ministri dell’Economia, è tornata in primo piano.
Tre diverse opzioni all’ordine del giorno
Il leader 5 Stelle Luigi Di Maio, che aveva chiesto l’impeachment del presidente a causa del suo veto sul candidato ministro dell’Economia, il giorno dopo queste parole ha annunciato che abbandonerà la sua richiesta di impeachment e ha detto: “Siamo pronti a collaborare con il presidente. In un discorso tenuto ieri sera, Di Maio ha ricordato che lui e la Lega detengono la maggioranza in Parlamento e ha fatto sapere di essere comunque disponibile a realizzare questa coalizione.
Dopo tutti questi sviluppi, oggi in Italia si discute di 3 opzioni:
Ritorno alla coalizione Movimento 5 Stelle-Lega: Sembra che i 5 Stelle siano più positivi su questa opzione rispetto alla Lega. Senza dubbio, uno dei motivi più importanti è che gli ultimi sondaggi mostrano che, nelle possibili elezioni anticipate, la Lega sarà il partito che avrà aumentato di più i suoi voti rispetto al 4 marzo. I sondaggi dicono che la Lega arriverà al 27,5%, con un incremento intorno al 10%. Vediamo che il Partito 5 Stelle ha perso circa il 3% dei voti ed è sceso al 29,5%.
Ieri sera il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha detto di volere ancora l’opzione della coalizione con la Lega e ha detto: “Abbiamo la maggioranza in Parlamento, lasciamo che questo governo si metta al lavoro”. Dalla Lega arrivano dichiarazioni più vaghe su questo tema.
Scrive l’Ansa che Cottarelli, incaricato di formare un governo ad interim, ha dichiarato: “Si è riproposta la possibilità di un governo politico, io aspetto” dopo che la coalizione Lega 5 Stelle è tornata all’ordine del giorno.
Governo tecnico ed elezioni anticipate in autunno: Se Cottarelli riuscisse a formare un governo ma non ottenesse la fiducia del Parlamento, è possibile che le elezioni si tengano entro settembre o ottobre. In questo caso si prevede che il governo tecnico resti in carica solo nei mesi estivi per gestire l’attualità.
Anche se nella situazione attuale sembra improbabile, se il governo Cottarelli otterrà il voto di fiducia, nei primi mesi del prossimo anno si terranno elezioni anticipate.
Elezioni anticipate immediate: Se non si concretizzeranno altre opzioni o se non ci saranno nuovi sviluppi, si ritiene ora possibile che il presidente sciolga il parlamento e indichi le elezioni il prima possibile. In questo caso l’Italia potrebbe tornare alle urne a fine luglio o inizio agosto. Sappiamo però che il Presidente è lontano da questa opzione.
L’unica cosa nota è l’incertezza
Detto questo, anche i giornalisti italiani che seguono il mondo politico italiano, che da decenni attraversa crisi, alti e bassi, si sorprendono. I commentatori politici dei giornali e delle riviste più venduti del paese concordano sul fatto che “tutto sta cambiando così rapidamente che non c’è possibilità di prendere fiato e analizzare”. Vi è una crescente preoccupazione che, se questa incertezza dovesse continuare, i mercati ne risentirebbero gravemente.
Anche i titoli dei giornali di oggi riflettono questa incertezza.
La Repubblica, “La crisi, la grande paura dei mercati. L’opzione Lega 5 Stelle torna all’ordine del giorno”, Il Messaggero “La partita del governo è di nuovo aperta”, Avverine “Elezioni ci sono o no”, Il Fatto Quotidiano “Cottarelli è scappato dalla porta di servizio, Conte è tornato con i titoli?
Anche il quotidiano Il Tempo scrive a caratteri cubitali sotto il titolo “Abbi pietà”: “Cottarelli? Forse. Elezioni a luglio? Possibili. Lega 5 Stelle? Perché no. Aiuto!” ha scritto.
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