Giovanni Brusca, un mafioso che ha ucciso il procuratore antimafia italiano Giovanni Falcone, ha distrutto un bambino di 14 anni con l'acido e ha confessato il suo coinvolgimento in 150 omicidi, è stato rilasciato dopo 25 anni di prigione.
La liberazione di Brusca, membro di Cosa Nostra, la cui pena è stata ridotta perché aveva collaborato con lo Stato dopo il suo arresto, ha provocato un'ondata di reazioni nel Paese.
Brusca, uno dei membri più noti dell'organizzazione siciliana, fu soprannominato “macellaio umano” e “maiale” a causa degli omicidi da lui commessi.
Fu proprio Brusca a far esplodere l'esplosivo piazzato sull'autostrada durante la “strage di Capaci”, nella quale nel 1992 fu ucciso il procuratore antimafia Giovanni Falcone insieme alla moglie e tre guardie del corpo.
Uno degli atti più orribili di Brusca è stato ordinare lo strangolamento del quattordicenne Giuseppe Di Matteo e la distruzione del suo corpo con acido nitrico.
Giuseppe Di Matteo fu rapito nel 1993, quando aveva 12 anni, nel tentativo di mettere a tacere suo padre, il confessore mafioso Santino Di Matteo. Il bambino, tenuto prigioniero per più di 2 anni, è stato ucciso lo stesso giorno in cui Brusca, allora latitante, è stato condannato in contumacia all'ergastolo.
Dopo la sua cattura nel 1996, Giovanni Brusca collaborò con lo Stato e iniziò a fornire informazioni su Cosa Nostra ai pubblici ministeri.
Brusca ebbe quindi diritto ad una riduzione di pena e venne rilasciato dopo 25 anni. Brusca, 64 anni, dovrebbe essere in libertà vigilata per 4 anni.
È stato rilasciato grazie al pubblico ministero che ha ucciso
La possibilità per Brusca di ricevere una riduzione di pena per aver collaborato con lo Stato è stata possibile grazie ad una regolamentazione legale avviata da Giovanni Falcone, il pubblico ministero da lui assassinato.
Mentre la liberazione di Brusca ha suscitato indignazione diffusa in Italia, la sorella di Falcone, Maria Falcone, ha dichiarato: “Questa notizia mi ferisce dal punto di vista umano. Ma è la legge, ed è una legge che mio fratello vuole, e va rispettata. »
Santino Di Matteo, padre di Giuseppe Di Matteo, il cui corpo è stato distrutto dall'acido, ha reagito più duramente.
Intervenendo al Corriere della Sera, Santino Di Matteo ha sostenuto che Brusca “ha ingannato lo Stato” e ha detto:
“Il maiale (uno dei soprannomi di Brusca) conosceva mio figlio Giuseppe fin da quando era piccolo. Giocavano insieme alla Playstation. Ma poi lui lo sciolse con l'acido. Vent'anni sono la ricompensa di questo orrore? Non riesco nemmeno a piangere su una tomba, ma ora si sta preparando per andare a fare una passeggiata fuori.”
La liberazione di Giovanni Brusca, che dopo essere stato arrestato ha confessato di aver partecipato ad almeno 150 omicidi, ha suscitato reazioni anche nel mondo politico.
Enrico Letta, leader del Pd di centrosinistra, ha detto: “È come ricevere un pugno nello stomaco, ti toglie il fiato. Viene da chiedersi come sia possibile una cosa del genere”.
Nel messaggio condiviso sui social, Matteo Salvini, leader della Lega di estrema destra, ha dichiarato: “L'artefice della strage di Capaci, l'assassino del piccolo Giuseppe Di Matteo e altri che furono sciolti nell'acido perché figlio di un confessore, il boss mafioso Giovanni Brusca, è libero dopo 25 anni di carcere. La “giustizia” che meritano gli italiani”.
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