Nelle elezioni locali italiane, i partiti di sinistra hanno ottenuto guadagni significativi, soprattutto nelle principali città, mentre i partiti populisti e di destra hanno subito perdite. Quasi tutti i giornali pubblicati nel paese hanno dichiarato oggi nei titoli che “la destra e i populisti sono crollati”.
Nelle elezioni del 3 e 4 ottobre, i candidati dei partiti di sinistra sono stati eletti sindaco ottenendo più del 50% dei voti al primo turno nelle principali città come Milano, Napoli e Bologna.
A Roma capitale, la città più seguita dai risultati, il ballottaggio si svolgerà tra due settimane perché nessun candidato ha ottenuto più del 50% dei voti. Al secondo turno si affronteranno i due candidati più votati, Enrico Michetti, il candidato dei partiti di destra, e Roberto Gualtieri, il candidato dei partiti di sinistra.
Michetti, il candidato del partito di destra, è arrivato primo con il 30% dei voti al primo turno, e Gualtieri è arrivato secondo con il 27%. Al secondo turno, però, Gualtieri, il candidato dei partiti di sinistra, ha maggiori possibilità di vincere.
Il Movimento 5 Stelle è stato sconfitto
Il Movimento 5 Stelle, che governa Roma da 5 anni, ha perso le elezioni nella Capitale. La sindaca Virginia Raggi, nuovamente candidata alla rielezione, si è classificata ultima tra i 4 candidati con il 19% dei voti.
Il Movimento 5 Stelle populista è stato sconfitto a Torino così come a Roma, dove ha vinto le elezioni amministrative del 2016.
Virginia Raggi, eletta sindaco di Roma dal Movimento 5 Stelle, è stata criticata per la “decadenza” della città durante il suo mandato. Durante la campagna elettorale a Roma si è parlato di rifiuti non raccolti, di branchi di cinghiali entrati in città, di parchi trascurati e di trasporti pubblici non funzionanti.
Il tasso di partecipazione alle elezioni locali svoltesi in più di 1.000 comuni è stato del 54,7%. Nelle elezioni locali che non coprivano l’intero paese, avevano diritto di voto 12 milioni di persone, ovvero circa un quarto del totale degli elettori.
Anche se i risultati delle elezioni amministrative non riflettono esattamente gli equilibri politici nazionali, sono importanti perché costituiscono il primo indicatore della distribuzione degli elettori dall’inizio della pandemia.
I primi risultati inconcludenti furono interpretati dalla stampa italiana con espressioni come “la caduta dei populisti” e “la destra è eliminata”. È stato notato che la politica “nazional-sovranista”, che in Italia è particolarmente identificata con i partiti populisti di estrema destra, ha ottenuto scarsi risultati anche nelle elezioni locali.
Il quotidiano La Repubblica titolava: “Il crollo dei sovranisti nazionali”.
Il Corriere della Sera titolava “Le città premiano il centrosinistra”.
La Stampa ha sottolineato anche il successo del Partito Democratico (PD), leader del centrosinistra, e ha utilizzato il titolo “La caduta dei populisti, la rivincita del PD”.
Anche i giornali Il Giornale, Libero e La Verita, vicini alla linea di destra, hanno valutato i risultati dell'alleanza di destra alle elezioni con espressioni come “fallimento”, “campanello d'allarme” e “colpo di grazia”.
L'ascesa dell'estrema destra Meloni
D’altro canto, le elezioni locali hanno rivelato anche il cambiamento negli equilibri di potere all’interno dell’alleanza di destra composta da 3 partiti.
L'alleanza di destra, che si è presentata alle elezioni con candidati congiunti, è composta dai partiti di estrema destra Lega e Fratelli d'Italia e dal partito di centrodestra Let's Italy. Fino a pochi mesi fa il leader dell’alleanza era la Lega guidata da Matteo Salvini.
Dopo aver superato il proprio record di consensi ottenendo il 34% dei voti alle elezioni del Parlamento europeo nel 2019, il partito della Lega è crollato negli ultimi mesi e, secondo i sondaggi, la sua quota di voti è scesa a circa il 20%.
Fratelli d'Italia, guidati da Giorgia Meloni, hanno quasi quintuplicato il 4% dei voti ottenuti alle elezioni politiche del 2018. Fratelli d'Italia, considerati gli eredi del partito Movimento Sociale Italiano (MSI), fondato nel 1946 dagli ex alleati di Mussolini, si sono mossi più vicino alla posizione di leader della destra con queste elezioni.
Michetti, il candidato sindaco più votato al primo turno a Roma, è stato scelto da Fratelli d'Italia, anche se ha ricevuto il sostegno congiunto della destra. Giorgia Meloni, leader del partito, in un comunicato dopo l'annuncio dei primi risultati ieri sera: “Fratelli d'Italia sono il primo partito a Roma, dove si sta giocando la partita più importante. E con un rapido calcolo, questo può si vede che sono il primo partito dell’alleanza di destra.
D’altro canto, va notato che questo conflitto di leadership all’interno dell’alleanza ha portato anche al relativo fallimento dell’alleanza di destra nelle elezioni locali.
Considerato efficace è anche il fatto che la Fratellanza italiana abbia aumentato il suo sostegno negli ultimi mesi non partecipando al governo di coalizione formato dal primo ministro Mario Draghi e assumendo il ruolo di unico partito di opposizione.
A causa di questa ascesa al potere, negli ultimi mesi il nome di Giorgia Meloni è stato menzionato dalla stampa mondiale come possibile prossimo Primo Ministro italiano.