Gli operatori sanitari che rifiutano di farsi vaccinare in Italia saranno sospesi dalle loro mansioni
Con il decreto è stato reso obbligatorio vaccinarsi per gli operatori sanitari che lavorano in ospedali, farmacie, ambulatori, studi privati, case di riposo.
ROMA (AA) – Il governo italiano guidato da Mario Draghi ha prorogato fino al 30 aprile il periodo di validità delle rigide misure contro il nuovo tipo di epidemia di coronavirus (Kovid-19) nel Paese.
Il Consiglio dei ministri, riunito sotto la presidenza di Draghi, ha discusso della proroga delle rigide misure che termineranno la sera del 6 aprile dopo Pasqua.
Secondo il decreto del Consiglio dei ministri, 21 regioni amministrative continueranno a essere suddivise in colori a seconda dei rischi; tuttavia nessuna regione sarà classificata nella categoria gialloblù a basso rischio fino alla fine di aprile, ad eccezione della categoria ad altissimo rischio “rosse” o ad alto rischio “arancione”, dove le attività e la libera circolazione sono limitate.
Il divieto di uscire la sera continuerà, salvo esigenze lavorative, sanitarie e di emergenza, tra le 22:00 e le 5:00 a livello nazionale.
Nelle zone arancione e rossa, locali come ristoranti, bar e caffetterie continueranno ad offrire il servizio di “asporto” fino alle ore 18:00 e quello di asporto dalle ore 18:00 alle ore 22:00.
Anche gli spostamenti interregionali continueranno a essere vietati, salvo casi di emergenza.
Palestre, piscine, cinema, teatri e musei non dovrebbero aprire fino al 30 aprile.
Mentre le scuole primarie erano chiuse nelle regioni dichiarate zone rosse nei periodi precedenti, l’istruzione in presenza sarà ora possibile fino alla scuola secondaria. Inoltre, le amministrazioni regionali non potranno decidere di chiudere le scuole, a differenza del periodo precedente.
– Obbligo di vaccinazione per i dipendenti delle strutture sanitarie
Con il decreto è stato reso obbligatorio vaccinarsi per gli operatori sanitari che lavorano in ospedali, farmacie, ambulatori, studi privati, case di riposo.
Saranno applicate sanzioni agli operatori sanitari che rifiutano di farsi vaccinare perché non sono stati sufficientemente testati di recente. Gli operatori sanitari che rifiutano di farsi vaccinare saranno temporaneamente sospesi dalle loro mansioni a seconda dell’evoluzione dell’epidemia.
La suddetta sanzione sarà revocata quando la vaccinazione raggiunge popolazioni numerose o quando il numero dei casi diminuisce.
Intanto, su richiesta di Forza Italia, Italia Viva e Lega di estrema destra, che ha sostenuto con ampia partecipazione il governo Draghi, il Consiglio dei ministri valuterà a metà aprile l’evoluzione dell’epidemia; È stato indicato che se si registra una diminuzione del numero di casi e un aumento delle vaccinazioni, ciò potrebbe consentire l’avvio delle attività nelle aree che mostrano ripresa senza attendere la fine del mese.
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