Oggi, a dieci giorni dall’inizio del più antico e prestigioso festival della canzone d’Italia, si trova di fronte a una grande polemica, addirittura a un vicolo cieco. Il leader ucraino Volodymyr Zelensky vuole rivolgersi agli italiani in video nella serata conclusiva. L’Italia ospitante sostiene l’Ucraina, che vede come una vittima come membro dell’UE contro la Russia in questa guerra sanguinosa e brutale.
Volodymyr Zelenski ha finora chiesto aiuto finanziario al mondo oltre al supporto effettuando live e videochiamate sintonizzandosi su tanti eventi internazionali come la notte degli Oscar, i festival di Cannes e Venezia e infine la festa del “Golden Globe” a Los Angeles .
Il grande capo dei cinque giorni del Festival della Canzone di Sanremo è la televisione pubblica italiana RAI, che trasmette da 75 anni. I direttori dell’istituto hanno dato il via libera all’apparizione di Zelenxi l’ultima sera. Ma all’iniziativa si sono opposti i politici, tra cui il suo compagno di governo, il vicepresidente del Consiglio, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il presidente del sindacato leghista Matteo Salvini. Il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, ha detto che un simile approccio potrebbe danneggiare il festival di intrattenimento di maggior successo in Italia durante la guerra, e ha detto “no”, trovandolo ingiustificato.
Anche Carlo Freccero, uno degli ex direttori della RAI, e l’esperto storico Franco Cardini hanno ricordato che mescolare la politica all’evento musicale può portare a sviluppi negativi e hanno sostenuto che Zelenski non dovrebbe essere autorizzato a fare Propaganda.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha compiuto 100 giorni di mandato, per il momento tace. Tuttavia, esperti produttori di programmi televisivi come Bruno Vespa e Andrea Vianello hanno anche detto che era normale che il loro regista Zelenski parlasse al mondo in video l’ultima notte del Festival di Sanremo e hanno spiegato il punto di vista: “Perché dovremmo bloccare Zelenski, che ha il diritto di parlare a quasi tutti gli eventi di intrattenimento?”
Alcuni intellettuali italiani contro la guerra e amanti della musica hanno annunciato che avrebbero organizzato una manifestazione contro Zelenski davanti al Teatro Ariston l’11 febbraio.
La decisione finale sulla partecipazione del leader ucraino al Festival sarà presa domani, 30 gennaio, al vertice Rai.
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