Last minute… Dichiarazione dalla “Svezia” del ministro degli Esteri Mevlüt Çavuşoğlu

Il ministro degli Esteri Mevlüt Çavuşoğlu ha rilasciato dichiarazioni durante una conferenza stampa congiunta con il vice primo ministro e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani. Il ministro Çavuşoğlu ha reagito all’impiccagione di un manichino del presidente dell’AKP Recep Tayyip Erdoğan a Stoccolma, la capitale della Svezia.

Le dichiarazioni del ministro Çavuşoğlu sono le seguenti:

“L’Italia è sempre stato il Paese che ha dato il maggior sostegno ai rapporti della Turchia con l’Ue. Per questo li ringraziamo. Abbiamo discusso della situazione nei Balcani e della situazione in Libia. Incrementeremo ulteriormente la nostra cooperazione con l’Italia.

Ho fornito informazioni sul nostro lavoro sulla guerra in Ucraina. Ha anche un grande supporto per il ruolo che assumiamo. Il problema della migrazione irregolare continuerà a peggiorare nel prossimo periodo. Questo non è un problema che un paese o un’organizzazione può superare. Per questo la collaborazione è fondamentale.

Ha molte dimensioni. Dobbiamo affrontare tutti gli aspetti senza pregiudizi e sviluppare politiche. Non affrontiamo la questione della migrazione a livello regionale. Dobbiamo anche esaminare i problemi nei paesi di origine dei migranti. Attualmente, più di 100 milioni di persone hanno lasciato il loro paese. La questione dell’immigrazione sta diventando sempre più complessa. Per questo dobbiamo cooperare.

LA SVEZIA NON PUÒ EVITARE LA RESPONSABILITÀ PER QUESTA AZIONE

La protesta in Svezia è un atto di crimine d’odio. Non possono scappare condannando, hanno delle responsabilità. Il PKK non vuole che Svezia e Finlandia diventino membri della NATO. Le attività dell’organizzazione terroristica continuano in Svezia. La Svezia non può sottrarsi alla responsabilità di questo atto. Non possono scappare condannando, hanno delle responsabilità.

Era una proposta del Segretario Generale della NATO. Mentre il 3° del 3° incontro sarà a Bruxelles. Possiamo tenere questo incontro a Bruxelles, vedranno quali elementi sono stati raggiunti e quali no.

LA RUSSIA E GLI STATI UNITI NON MANTENONO LE PROMESSE

Durante la visita negli Stati Uniti non parleremo solo dell’F-16 e delle sanzioni, ma discuteremo anche di tutte le questioni che riguardano il nostro rapporto. Naturalmente, prenderemo in considerazione anche la Siria. Perché gli Stati Uniti continuano a sostenere le organizzazioni terroristiche in Siria. È una minaccia per noi. Allo stesso modo, la Russia non mantiene le sue promesse su questo tema.

Berengar Insigne

"Amante del bacon. Pioniere di Twitter. Tossicodipendente di Internet. Appassionato esperto di social media. Evangelista di viaggi. Scrittore. Ninja della birra."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *