Il grande caso di mafia contro la “Ndrangheta”, una delle organizzazioni criminali più pericolose in Italia, si è concluso con la condanna di quasi 200 persone nel corso del processo odierno.
In questo caso, la cui prima udienza si è tenuta nel gennaio 2021 in un'aula appositamente allestita nel comune di Lamezia Terme e che è pubblicamente noto anche come “Rinascita Scott”, i rapporti di personalità di alto livello provenienti da ambiti come la politica , Stato ed economia con la mafia della criminalità organizzata più pericolosa del mondo, come la Ndrangheta, è stata indagata.
Secondo informazioni diffuse dalla stampa italiana, ci è voluta 1 ora e 40 minuti per pronunciare la sentenza nel grande caso di mafia, nel quale sono stati processati 338 imputati e che è durato 2 anni e 10 mesi.
Sebbene 207 degli imputati siano stati giudicati colpevoli, è stato riferito che il totale delle pene detentive inflitte agli imputati ammontava a più di 2.100 anni.
Giancarlo Pittelli, attualmente deputato per due mandati di Forza Italia, uno dei partiti al governo, è stato condannato a 11 anni di carcere per aiuto esterno all'organizzazione criminale.
Il tenente colonnello Giorgio Naselli della Gendarmeria italiana (Carabinieri) è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di carcere per aver divulgato documenti ufficiali segreti alla mafia.
Condannato a 10 anni e 6 mesi di reclusione anche l'ex guardia di finanza Michele Marinaro per fuga di documenti segreti e coinvolgimento esterno in associazioni mafiose.
Condannato a 1 anno e 6 mesi di reclusione anche l'ex consigliere circoscrizionale Pietro Giamborino.
Si tratta del più grande caso di mafia in Italia dopo il grande caso in cui furono processate 475 persone contro l'organizzazione mafiosa “Cosa Nostra” in Sicilia tra il 1986 e il 1992.
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