Si discute in Italia dell’intervento del governo nell’emittente pubblica Rai: ‘Epurazione politica’

In Italia, le emittenti pubbliche Rai si stanno scindendo una dopo l’altra con il pretesto dell’intervento del governo. Il governo di destra, salito al potere nell’ottobre dello scorso anno, è accusato di epurazioni politiche e di tentativo di assumere il pieno controllo della cosa pubblica.

L’amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, si è dimesso due settimane fa, un anno prima della scadenza del suo mandato. Nella sua decisione di dimettersi, Fuortes ha affermato che dall’inizio del 2023 c’è stato un dibattito politico su di lui e sulla sua posizione, che indebolisce la Rai.

Fuortes, che ha assunto l’incarico nel 2021, ha detto di “non poter fare concessioni per accettare programmi e cambi di linea che non sono nell’interesse della Rai”.

Le dimissioni di Fuortes sono state interpretate dall’opposizione come “parte dell’obiettivo del governo di dare posti alla Rai”. Il deputato Stefano Graziano, membro della Commissione parlamentare di controllo del Partito Democratico all’opposizione, ha accusato il governo di aver compiuto una “purga politica”.

Berengar Insigne

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