Puoi chiamarci “agricoltore di YouTube” – Fedai Ünal

L’altro giorno c’è stata una conversazione profonda durante la cena a casa nostra nel villaggio. Il mio caro abitante del villaggio, il mio amico Aykut Sarıhanlıoğlu, ha detto: “Fratello, è positivo che abbiamo della terra, anche se è piccola. Non c’è niente di più bello che poter produrre il proprio cibo”.

L’epidemia in cui viviamo, la guerra che si consuma al nostro fianco hanno rivelato ancora una volta l’importanza del suolo e dell’autosufficienza. Sì, secondo lui il mio amico Aykut ha assolutamente ragione. Fondamentalmente è da questo pensiero che le persone di tutto il mondo hanno iniziato a stabilirsi nelle zone rurali. Forse è “Chissà se c’è un ritorno dalla città ai villaggi?” Mi ha persino fatto riflettere sulla domanda. Tuttavia, anche se non la penso così, come ho detto in un articolo che ho scritto prima, il posto di persone come noi che vanno di città in città e possiedono terre può essere valutato. Insomma, se io non posso coltivare la mia terra, si può dare l’opportunità a qualcuno di coltivarla. Oppure si possono coltivare i campi insieme mostrando solidarietà ai vicini. Perché la maggior parte di coloro che possiedono terreni in questo modo non conoscono l’agricoltura. Potresti praticamente chiamarci agricoltori di Youtube. Abbiamo sperimentato la solidarietà di cui parlavo la settimana scorsa, grazie ai nostri vicini.

Cosa dovremmo fare?

Per prima cosa ho imparato ad aprire un solco dal mio caro fratello Turgay e ho aperto i solchi, anche se con un po’ di difficoltà. Beh, non è andato tutto liscio come il loro, ma sono sicuro che la prossima volta farò meglio. Poi abbiamo piantato le piantine di pomodoro e peperone prodotte da Halime da semi locali. Mentre piantavo le piantine, ho scoperto che compiti che sembrano così semplici dal davanti, in realtà non sono così semplici. Anche Yilmaz e Nefise, i miei vicini di casa, hanno preso possesso del nostro giardino. Grazie a loro ho imparato i trucchi per piantare angurie, meloni, zucchine e cetrioli. Come potete vedere, abbiamo rallegrato insieme il nostro giardino. Ci auguriamo che il giardino, che l’anno scorso era vuoto, possa essere di beneficio a tutti noi quest’anno. Avremo anche il piacere di produrre, fare insieme e condividere. Ti sento dire: “Beh, non abbiamo terra, cosa dovremmo fare? Adesso è il momento di piantare le piantine. Anche un metro quadrato di spazio sul tuo balcone ti darà l’opportunità di coltivare magnifici prodotti. Credimi, rimarrai stupito dall’abbondanza di 4 peperoni a radice che coltiverai. Dai, tutti quelli che hanno una manciata di terra e possono ricavare un po’ di spazio sul balcone dovrebbero piantare un pomodoro, una piantina di peperone. “A chi basteranno, amico mio, due piantine?” Non dite: “Chi non si accontenta di pochi, non potrà trovarne molti”. Lasciamo che io, le zucchine ed i pomodori aspettiamo l’acqua. Buon fine settimana a tutti voi…

Gaetana Capone

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