Il Ministero della Salute ha dichiarato oggi l'”allarme rosso” in 12 città a causa del caldo estremo, ha annunciato che domani il numero delle città incluse in questo perimetro sarà portato a 16 e che mercoledì verrà applicato l'”allarme rosso” in 17 città. 23 agosto.
Il Ministero, che oggi ha lanciato l'”allarme rosso” a Roma, Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Rieti, Torino e Verona, domani chiamerà queste città Genova, Milano, Napoli e Trieste, e Mercoledì a Venezia. Ha detto che questo sarebbe stato aggiunto.
È stato notato che l’ondata di caldo proveniente dal Nord Africa potrebbe aumentare le temperature fino a 38-40 gradi, in particolare il 24 e 25 agosto.
PREVISTI PICCHI DI TEMPERATURE A BRESCIA E FIRENZE
È stato riferito che le temperature dovrebbero raggiungere un picco di 39 gradi nelle città di Brescia e Firenze.
Il Ministero della Sanità ha messo in guardia contro l’esposizione al sole di mezzogiorno nelle città in “allarme rosso” e ha affermato che le condizioni degli anziani, dei bambini e dei malati cronici dovrebbero essere attentamente monitorate.
L’ondata di caldo estremo che ha colpito l’Italia a luglio ha raggiunto un livello record di 45-47 gradi nelle isole di Sicilia e Sardegna.
LA TEMPERATURA DELL’ARIA PIÙ ALTA SULLA COLLINA DELLA MARMOLADA NEGLI ULTIMI 10 ANNI
Gli effetti delle temperature estremamente calde avvertite in tutto il Paese hanno cominciato a farsi sentire anche sulle alte colline delle regioni settentrionali.
Secondo quanto riferisce Rainews24 su dati “Marmoladameteo”, ieri pomeriggio intorno alle 17.30 ora locale, sulla punta Penia della Marmolada, una delle colline delle Alpi settentrionali, i termometri hanno indicato 14 gradi a quota 3mila. metri.
Questa temperatura registrata era a quel tempo la temperatura più alta degli ultimi 10 anni.
È stato notato che a causa delle ondate di caldo estremo, le temperature dovrebbero raggiungere gli 0 gradi ad altitudini di 5.000 metri in molte montagne d’Italia.
A seguito del crollo della massa di ghiaccio sulla Marmolada il 3 luglio 2022, a causa del riscaldamento globale, sono morti 11 alpinisti che in quel momento stavano scalando la vetta.
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